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NAPOLEONE E IL RISORGIMENTO ITALIANO di Marcello Camici :




«L'Europa sarebbe diventata di fatto un popolo solo; viaggiando ognuno si sarebbe sentito nella patria comune… Tale unione dovrà venire un giorno o l'altro per forza di eventi.


 

L'ALTRA RIVA DEL MARE di Danilo Alessi:






In quest ’ultimo lavoro di Danilo Alessi uscito per i tipi di Persephone Edizioni, un uomo e una donna, si incontrano e si innamorano, vivendo contemporaneamente altri luoghi e le sponde di molti mari mentre, un recente passato, irrompe dalle pagine “intime” ma “collettive” di “L’altra riva del mare”


 

IL GUARDIACACCIA DI Marcello Meneghin:




Il romanzo di Marcello Meneghin è un intreccio di storie vere e di invenzione o meglio di supposizioni. È la ricerca del nome di un assassino. Un intreccio immaginario che si sposa bene con la magia delle montagne.


 

L'ELBA UNA COLONIA :




L'opuscolo "L'ELBA UNA COLONIA" contiene "L'INTERVISTA A MR. X " E " IL PIANO" dove viene analizzata una situzione che mirava a realizzare un piano di colonizazione che avrebbe smantellato e portato, oltre canale, tutti centri direzionali dall'ufficio turistico APT, ai servizi idrici e alla Sanità ecc E anche come gli elbani sarebbero stati sistematicamente esclusi da ogni incarico direttivo. Visto che tutto si è relizzato come previsto, questa pubblicazione ha avuto un valore profetico.

L'OPUSCOLO PUO' ESSERE INTERAMENTE SCARICATO


 

MAGO CHIO' Vita e leggenda del Primo free - climber del Mondo di Giuliano Giuliani:




Mago Chiò era vissuto nella seconda metà dell’Ottocento. Nato a Portoferraio nell’Isola d’Elba qualche anno dopo l’Unita d’Italia in una delle vie più antiche della vecchia Cosmopoli ( nome che fu affibbiato alla città nei primi tempi della sua costruzione


 

Giuliano Giuliani "AFFANDAMENTO DELL'ANDREA SGARALLINO" :




la ricostruzione attraerso la voce dei protagonisti della più grande tragedia che abbia colpito una nave civile nel mediterraneo durante nell'ultimo comflitto mondiale


 

“Passioni”, romanzo di Maria Gisella Catuogno:




“Passioni”, romanzo di Maria Gisella Catuogno che l’Editore il, Foglio Letterario di Piombino, ha portato alla Fiera del Libro di Torino.


 

Affari e politica a Portoferraio di Giovanni MUTI:




Questo libro è per la verità e la giustizia!

Vittorio Sgarbi


 

LA BALENA BIANCA. E LA CADUTA DELL'ULTIMO CASTELLO:




. la partita a scacchi della politica, dall'elba alla toscana
Claudio De Santi




 

IL FANTASTICO VIAGGIO DEL COMANDANTE GRASSI:




RACCONTO DI UN VIAGGIO IN CINA


 

Nuovo libro di Marcello Camici:




Nuovo libro di marcello Camici


 

IL NUOVO LIBRO DI LEONIDA FORESI:




UNA PARTE IMPORTANTE DELLA NOSTRA MEMORIA


 


MOVIMENTO ELBA 2000 » Il PIANO


Premessa

Il trattamento di una matena i così complessa in modo articolato non nasce dalla presunzione di fare un'analisi esaustiva. La nostra sarà inevitabilmente approssimativae carente; ed è solo un umile tentativo di renderla più ordinata e comprensibile. Uno studio più approfondito che si basi su dati statistici e che analizzi i problemi legati alle grandi trasformazioni a cui l'economia e la società elbana sono andate incontro, risulterebbe quanto mai utile. Sarebbe un momento di riflessione importante per considerare il percorso fatto e per trarne elementi utili a interpretare il presente e affrontare il futuro. Un futuro il nostro che, come cerchiamo di chiarire, si presenta a tinte fosche, e che, insieme alla nostra identità, ci sta sfuggendo di mano.

Esiste un Piano per un controllo completo del territorio, dell'economia, delle popolazionie elbane, che noi chiamiamo di colonizzazione. Il maggiore responsabile, essendosi fatto strumento di potentati economici, è il PDS, il quale pensa di realizzarlo utilizzando gli strumenti a sua disposizione: il Governo, la Regione, la Provinca, i Comuni, la stampa di partito e quella asservita, leassociazioni sindacali(1 )e culturali,(2) i dirigenti locali del partito e dei partiti satelliti e, infine, tutti coloro che si mettono al suo servizio per trarne dei benefici. E' l'atto conclusivo del processo in corso da decenni, ma più insidioso perchè spinto da forti interessi e mascherato da una visione ideologica complessiva. Qualcosadi assolutamente nuovo per I 'Elba che in passato ha pur subito, e anche adesso sta subendo, un tipo di colonizzazione che potremmo definire spontanea e che si è realizzata, grosso modo, lungo tre direttive principali. Prima di andare avanti, riteniamo utile analizzarle:

     
A) Sfruttamento delle risorse locali da parte di società del Continente che scremano, attraverso le loro megastrutture, il movimento turistico. I soldi rimangono in continente o addirittura all'estero (lo potremmo definire sfruttamento diretto);

     
B) l'Elba viene usata per accedere ai finanziamenti (3)UE, regionali o statali: questi fondi vengono poi utilizzati fuori dall'Elbae senza che gli elbani possano influire sulla loro gestione e a volte vengono utilizzati contro i loro stessi interessi, ad es. CIGRI, USL, FALESIA etc. Oppure, come avvenuto in passato, con il sistema dell' industria fantasma che approdava all'Elba solo per prendere i fondi della Cassa per il Mezzogiorno. Es "Microfilm", "Mulino", stampa in continuo sulla Loppa etc (sfruttamento indiretto);

     
C) vi sono poi elementi, più volte citati nelle nostre analisi, che attengono alla nostra posizione di minoranza periferica; o che hanno a che vedere con le dinamichedi razionalizzazione dei servizi provocate dalla crisi finanziaria. Questi elementi non sono, in sè, indicativi di una sistuazione di economia coloniale, in quanto presenti in tutte le fasi di accorpamento di servizi, accorpamento che avviene, sempre, a scapito delle zone periferiche.
Mi riferisco alle strutture ospedaliere, Servizi idrici , direzione Telecom (4) etc. All'Elba, però, inserendosi in una situazione del tutto particolare, questi elementi assumono una valenza coloniale, come vedremo in seguito. Questo processo è ancora in corso e ne subiamo gli effetti ogni giorno.

Adesso analiziamo il nuovo "Piano" cosi come è desumibile da numerosissimi elementi oggettivi


Il Piano

Questo progetto, che si prefigge di "salvare l'Elba" dal degrado causato dall 'industria turistica, non trova come vedremo, alcuna giustificazione nella situazione reale, semplicemente perché nella situazione Elbana lo sviluppo turistico, l'evolversi naturale dei processi di produzione, accumolo, e di distribuzione di ricchezza, con il conseguente formarsi di nuove classi imprenditoriali, non ha portato, come altrove, squilibri gravi(5) ,se non per il sovraffollamento nell'alta stagione, presente peraltro, in qualsiasi zona turistica. Quindi l'attuale industria turistica dell 'Elba non ha creato, né crea, problemi che non possano essere risolti con un po' di buon senso, anche localmente.

Ma di questa opinione non sono gli amministratori livornesi e fiorentini (e anche piombinesi, in verità) i quali hanno studiato un piano complessivo di riequilibrio ambientale. Questo piano supporta gli obiettivi che si propone operando un 'abile miscela di elementi veri, altri falsi o esagerati o inesistenti e nobilitando il tutto con il fine sacro della difesa ambientale. Gli obiettivi da raggiungere in fasi successive, perché legati da un nesso di causalità, sono:


     
A) - Contrarre i flussi turistici

     
B) - Eliminare dal mercato turistico gli operatori locali

     
C) - Ridurre la popolazione residente.


Il Piano - Analisi preventiva

Vediamo, a grandi linee, questo Piano che parte da un'analisi della situazione attuale per arrivare alle seguenti conclusioni:

     
1) - L'Elba è una specie di paradiso terrestre in pieno Mediterraneo: bene inestimabile(6) che lo stato nazionale ha il dovere di salvaguardare per gli italiani, per gli europei, per il mondo intero e per le future generazioni , così come faperLaCupola di S. Pietro, La Torre di Pisa o la Venere del Botticell i. L'intervento degli organi statali , quindi, è un atto dovuto;

     
2) - questo bene ha avuto in passato ferite gravissime prodotte dagli appetiti speculativi continentali che hanno trovato sponda utile nell'insipienza , e nell'arretratezza dei sindaci locali. Questo non deve più accadere;

     
3) - altre ferite ed invasioni le hanno portate a termine la nuova borghesia imprenditoriale locale nata negli ultimi 30anni :"specie di pionieri arraffoni" che hanno trasformato cantine e stalle in boutiques e ristoranti e la vecchia casa di famiglia in pensione e il terreno vicino alle spiagge in campeggio, provocando sovraffollamento e guasti ambientali considerevoli;

     
4) - sempre in alta stagione e a prezzi ancora più bassi lavorano le centinaia di case private; una fetta di turismo importante che sfugge ad ogni controllo, compreso quello fiscale; - queste nuove strutture si rivolgono in genere al turismo di massa, lavorando al completo nei mesi di alta stagione e spesso ospitando più del consentito.

     
5) - queste nuove strutture si rivolgono in genere al turismo di massa, lavorando al completo nei mesi di alta stagione e spesso ospitando più del consentito.

Questo determina il sovraffollameto che a sua volta provoca i seguenti disservizi:

     
1) - Crisi nel sistema idrico: l'acqua del Val di Cornia non basta più; gli alberghi devono approvvigionarsi con autobotti. I turisti si lavano con l'acqua minerale;

     
2) - entra in crisi il sistema di depurazione delle acque nere con conseguente inquinamento del mare e emissione di ordinanze di divieto di balneazione, problemi sanitari, ricadute negative sull'immagine dell'Isola sul mercato internazionaledel turismo;

     
3) - spiagge affollate come a Rimini. Nel mare sfreccia ogni sorta di mezzo a motore mettendo in pericolo la sicurezza dei bagnanti. Le ordinanze non hanno effetto: ci vorrebbe un esercito per farle rispettare. I turisti migliori ( e i gabbiani corsi) giurano di non tornarci più;

     
4) - il sistema di trasporto pubblico è rallentato e, a volte, bloccato dalle auto private, che assediano e asfissiano i centri storici (7);

     
5) - la raccolta dei rifiuti solidi urbani entra in coma, con effetti disastrosi.

     
Tutto questo ha 3 conseguenze principali:

     
     
A) - Costi enormi che si scaricano sulle popolazioni residenti

     
     
B) - Fuga del turismo alberghiero di qualità

     
     
C) - Degrado ambientale irreversibile

     
In altre parole, se l'Elba fosse lasciata agli Elbani, laconseguenza sarebbe il degrado totale dell 'ambiente e della industria turistica: lattine di Coca Cola, residui di merende, spurghi di roulottes e cemento si stenderebbero sull'Isola come un sudario.

     
Per evitare questo disastro è indispensabile mirare all'obiettivo più importante che , come abbiamo già detto , consiste nel ristabilire il rapporto ottimale fratenritorio, ricettività turistica e popolazioni residenti. Il che tradotto in parole povere significa diminuire il flusso turistico che, a sua volta, avrà come conseguenza un altro elemento indispensabile al riequilibrio ambientale: cioè la riduzione della popolazione residente. Sono gia pronti due strumenti: il Parco Nazionale dellArcipelago Toscano e il Piano Territoriale di Coordinamento (8)

     
Per quanto riguarda il Parco sappiamo che ponendo ogni sorta di vincolo impedirà lo sviluppo di alcune zone e provocherà gravissimi problemi agli operatori turistici, ai pescatori e cacciatori e alla popolazione elbana tutta, la quale sarà espropriata anche del diritto di decidere sul proprio futuro ( vedi altri documenti da noi curati in precedenza ).

     
Il PTC, invece, prevede di limitare la presenza di turisti creandogli problemi con le auto. Gli sbarramenti che il turista dovrebbe superare a pagamento, uno a Piombino e tre all'Elba, gli dovrebbero dare l'impressione. dopo aver subito maggiori costi , di essere sbarcato non all'Elba, in vacanza, ma in un isola penitenziario( non dico Pianosa perché I 'ergastolano con permesso di lavorare all'esterno, in giro per l'isola non trova sbarramenti). Questa trovata dovrebbe avere l'effetto di scoraggiare i turisti ad avventurarsi sull'isola; oltre che umiliare le popolazioni residenti che dovrebbero pagare per muoversi nella terra dove sono nati. Al risultato combinato dei vincoli della 394, della 979 ( legge per la difesa del mare) , e l'applicazione del PTC dovrebbero raggiungere gli effetti sperati.

     
Vediamo, più in dettaglio, adesso, quali riflessi avrebbero questi effetti sperati:

     
- La contrazione del flusso turistico, che si otterrebbe spendendo centinaia di milioni dopo averne spesi migliaia per svilupparlo, dovrebbe operare sul turismo povero e soprattutto in luglio ed ad agosto: i mesi del sovraffollamento che creano i problemi già evidenziati. Ora questa massa permette a molte piccole e medie attività di pareggiare i conti ; ne esistono alcune che lavorano solamente in luglio ed agosto. Se questo flusso diminuisse significherebbe chiusura di alcune , crisi seria per altre, con conseguente diminuzione di posti di lavoro (9)

     
In questo settore dell'attività turistica che lavora con il turismo sociale, prevalgono le aziende elbane, nate con grandissimi sacrifici, negli ultimi decenni. Queste sarebbero le prime vittime. Maanche nell'indotto, artigianato e terziario vi sarebbe una perdita di posti di lavoro: laconseguenza inevitabile sarebbe l'esodo di giovani, in prevalenza elbani, costretti a lasciare l'Elba in cerca di lavoro in continente

     
Sarebbe l'ultimo atto che porterebbe a compimento , grazie alla contrazione del flusso turistico, lariduzione della popolazione residente. Il rapporto ottimale tra territorio, flussi turistici e popolazioe"stanziale"sarebbe finalmente raggiunto, insieme al fine principale del "Piano".

     
L'Elba diventerebbe una riserva per ricchi. Una macchina micidiale per sfruttare lebellezze naturali ad esclusivo beneficio delle compagnie continentali. La piccola azienda elbana a carattere familiare dovrebbe chiudere. I più fortunati otterebbero un posto nelle grandi strutture ( proletarizzazione: come è già avvenuto nella grande distribuzione). E' questo l'aspetto più caratterizzante del processo di colonizzazione in atto e di come si realizzerebbe nel futuro.

     
Questo "Piano" avrebbe quindi degli effetti disastrosi sul futuro delle popolazioni dell'Elba le quali anche nelle fascie più avvertite, stentano a percepirne la pericolosità. Ciò deriva dal fatto che questo progetto, in fase di analisi, parte da problemi reali e in modo insidioso ne stravolge o ne esagera la portata, prefigurando,poi, soluzioni apparentemente ragionevoli ma che, in realtà sono ideologiche e assurde perché non trovano nessun aggancio con la situazione reale. Questo è il dato che ci fa sospettare che le vere motivazioni siano ben altre, come cercheremo di dimostrare in seguito. Per il momento limitiamoci ad analizzaree rilevare lecontraddizioni evidenti nelle motivazioni che stanno alla base del Piano (10).

     
1 - Squilibrio ambientale. E' vero, esiste un problema di sovraffollamento in alta stagione: questo, però è riferito al numero di persone concentrate in 2/ 3 del territorio dell 'Elba , cioè la parte centrale e la parte occidentale dove insiste il 90% delle strutture ricettive. Se lo stesso numero si spandesse su tutta l' Isola prevedendo un ragionevole e prudente sviluppo anche della parte orientale, si otterrebbe lo stesso risultato senza contrarrei flussi turisticie senza diminuzioni di posti di lavoro. Ma questo non si potrà fare perchè il Parco prevede il blocco totale di espanzione turistica in quella zona.

     
2 - servizi idrici . Il flusso turistico di luglio e agosto mette in crisi il sistema idrico? Manca l'acqua? Sono i turisti che sono troppi, o è l'acqua che è poca ? Secondo studi dell' ufficio dei servizi idrici della Comunità Montana e confermati anche dall'ex presidente Elvio Diversi, il 40% dell'acqua inviata dal Val di Cornia va perduta perché la rete idrica Elbana è un colabrodo. E' forse colpa dei turisti che vogliono venire a passare le vacanze all 'Elba se dopo aver speso decine di miliardi non riusciamo neanche a far scorrere l'acqua nei tubi senza farla disperdere ? E colpa dei turisti che vengono troppo numerosi?

     
3 - Rifiuti solidi urbani - Inceneritore. Il problema dei rifiuti solidi urbani e la loro distruzione è un problema per l' Elba come lo è per ogni zona turistica dove nei mesi estivi vi è un forte incremento della popolazione residente. Ma per l'Elba, che intende incenerire i propri rifiuti, così come previsto dal progetto studiato sotto la direzione del Commissario Regionale, questo aumento estivo non sarebbe, paradossalmente, un problema perchè l' inceneritore deve lavorare con grandissime quantita di materiale, che solo in luglio ed agosto è possibile reperire sull'Elba, grazie appunto al grande flusso turistico. Gli altri mesi, saremmo costretti a importare la spazzatura dal continente o a vedere la tariffa dei rifuiti solidi più che raddoppiata. Altrimenti dovrebbe essere spento e riacceso con emissione di diossina. A parte altre considerazioni su questa scelta, rileviamo solo che, semmai, il flusso turistico aiuterebbe.

     
4 -Turismo buono e turismo cattivo. Si tratta di un falso problema. L'Elba non si può permettere di fare solo il turismo di élite escludendo il resto: questo per la sua dimensione e configurazione. I flussi turistici e la loro " qualità" in un sistema di mercato si determinano secondo la legge di mercato, in virtù della quale una società crea strutture per soddisfare i propri bisogni e lo fa in ragione del denaro che ciascuno ha per soddisfarli Gli alberghi di lusso nascono dove arriva una clientela pronta a pagare prezzi alti; e il loro numero e la loro qualità sarà sempre in rapporto alla domanda reale. E' anche possibile creare le condizioni per favorire l'arrivo di Vip, ma ciò non dovrebbe essere fatto contro le altre fasce sociali, né in contrasto con le leggi di mercato.

     
Gli alberghi che all'Elba si sono attrezzati per il turismo sociale hanno dato una risposta ad una domanda reale di questo servizio. Così si spiega la nascita, la crescita e la qualità dei campeggi e di altri servizi. All'Elba i due tipi di turismo possono tranquillamente convivere. Cioè dimostrato dal fatto che molti alberghi lavorano con il turismo sociale in bassa stagione e con la clientela che ha più disponibilitàin alta stagione. Bisogna poi notare come il turismo "povero" alimenti, spesse volte, quello ricco: moltissimi clienti degli alberghi di categorie superiori hanno fatto la loro prima gita all'Elba," da giovani", sostando in un campeggio o viaggiando in comitiva in gite scolastiche. La realtà del turismo all'Elba è una realtà complessa ed è anche un meccanismo delicato lacui manomissione da parte di mani inesperte o, peggio ancora, interessate potrebbe avere affetti disastrosi
     
5 - Case private. Le case private, insieme ai campeggi, sono colpevoli di contribuire, in modo sostanziale al caos di luglio e agosto. Vi sono moltissimi privati che affittano la propria abitazione. E' vero, ed è ugualmente vero che contribuiscono al superaffollamento dell'alta stagione. Non più nè diversamente di coloro che vanno in albergo di lusso. Però la loro presenzaviene considerata abusiva. Da chi è composto questo esercito di "abusivi"?

     
Si tratta, perlopiù, di famiglie con figli che non potendo spendere 700.000 al giorno per 4 persone e, pensando che sia giusto che anche i loro figli possano passare qualche giorno al mare, riescono ad avere qualche indirizzo di una casa privata che possono avere a molto meno. Coloro poi che affittano agli"abusivi," in genere, è gente locale che cercadi raccoglierequalche briciola dallagrande torta che gli altri si stanno mangiando. Questo fenomeno ha comunque due effetti positivi: una più equa distribuzione dellaricchezza prodotta dal turismo a vantaggio degli elbani ; e la possibilità, perle fascie più povere dellasocietà, di accedere al bene turismo: di grave e di scandaloso in questo c'è solo la l' atteggiamento del PDS che vuole impedirlo.Tutto il resto è comprensibile. Compresi coloro che ringhiano alzando la testa dalla torta.

Obiettivi e protagonisti veri

     
Se ,come abbiamo visto, le motivazioni non reggono, quali sono, allora, gli scopi veri e chi sono coloro che li vogliono raggiungere? Bisogna subito precisare che quello che noi abbiamo definito il " Piano" non è disegnato sulla carta perchè se così fosse, avrebbe buonissime possibilità di non essere realizzato, come avviene spesso in questo paese. Questo piano invece è dei più pericolosi perché nasce , nei fatti, da una coincidenza di interessi grandi e piccoli, ma tutti reali. La lotta non è per la difesa dell'ambiente, ma per il suo sfruttamento attraverso l'indusria turistica: Si tratta semplicementne di mettere le mani sui miliardi che la macchina turistica elbana produce osu quelli che, grazie ad essa, si possono ottenere sotto varie forme dalla UE o dallo stato.

     
In prima fila in questa cordata, i grossi complessi alberghieri di categoria superiore, in mano a compagnie continentali le quali combattono la battaglia in difesa dei propri interessi su diversi fronti e muovendosi con difficoltà fra nemici e alleati , a volta confondendoli. Cominciando dai nemici si possono comunque individuare 3 fronti principali:

     
A - Lotta aperta contro i Campeggi e Case Private, resposabili del sovraffollamento e della fuga del turismo di qualità.

     
B - Lotta sorda fatta indirettamente contro gli alberghi di categoria inferiore, iscritti alla stessa organizzazione, responsabili di degradare l'Elba con il turismo sociale e con la poca professionalità.

     
In questa questa lotta la lobby alberghiera ha anche potentissimi alleati:

     
     
A - Lega Ambiente e le varie formazioni Verdi

     
     
B - Partito Democratico della Sinistra

     
Analiziamo adesso questi rapporti.

     
Lega Ambiente. Questa organizzazione ambientalista, nella sua versione elbana Elbambiente, ha grandissimo interesse a che si realizzi il "Piano," per controllare attraverso il grande carrozzone dell'Ente Parco i miliardi che si spera ottenere dalla Unione Europea. Sono interessi coincidenti con le proprietà dei grandi complessi alberghieri i quali essendo riusciti a tenere le loro strutture fuori della perimetrazione del Parco, sperano di poter accedere agli stessi fondi per ristrutturazioni, adeguamenti delle strutture alle nuove esigenze di un turismo ambientale ,etc. Tutto questo, si badi bene, è perfettamente legittimo. Chi dirige un azienda ha il dovere di farla funzionare in modo che produca più ricchezza possibilee quindi di rimuovere le cause che lo impediscono. Per esempio quella del mare inquinato che, dopo l'accordo con Lega Ambiente e il finanziamento a favore della neonata Elbambiente, è diventato limpido.(11)

     
Partito Democratico della Sinistra. Questa formazione politica, di grandi tradizioni democratiche, si è fatta strumento delle forze economiche che intendono colonizzare definitivamente l'Elba. Questa verità sta nei fatti, che sono i seguenti: favorevole all 'istituzione Parco e quindi alla rapina di potere verso le amministrazioni locali; favorevole al Piano di Coordinamento che prevede il pedaggio sulle strade dell 'Elba studiato dalla Provincia di Livorno in collaborazione con la Regione, il tutto a direzione pidiessina; favorevole alle megastrutture turistiche ( ultimo e drammatico esempio, la lottizzazione di Bagnaia: tutti gli "ok, dal Comune allaRegione, targati PDS). Se cerchiamo di analizzare le ragioni di questa posizione ci troviamo di fronte ad una certa complessità, che attiene all' intreccio di interessi di varia natura, e avari livelli, che possono aver determinato queta scelta. Cerchiamo dievidenziarnequalcuno:
     
1 - Ragioni di opportunità politca. Il PDS ha fatto un accordo con i Verdi comprendente anche la famosa Variante di Valico, sullabase del quale, l'Isola d'Elba veniva ceduta, abitanti compresi.

     
2 - Rapporti con le grandi strutture alberghiere. Il Pds ha una tradizione di attenzione alla grande struttura alberghiera perchè avendo molti addetti rappresenta I 'equivalente della grande azienda metalmeccanica dove, attraverso la mitica CGIL , il PCI teneva in mano il movimento operaio. Le amministrazioni di sinistra poi, come già visto, hanno sempre incoraggiato, modificando anche gli stessi strumenti urbanistici, l'inserimento di grossi complessi alberghieri. Questo per creare nuovi posti di lavoro e per incassare i soldi delle urbanizzazioni utili per sistemare i centri storici. Tutti i maggiori complessi costruiti all'Elba, anche con grossi danni ambientali sono stati visti in quest'ottica. A Firenze, invece, nel mercato dei partiti, l'Elba veniva venduta come merce sfusa. Qualcuno finì in galera (12). I sindaci elbani lo appresero dai giornali.

     
3 - Pregiudizio ideologico. Vi è invece un pregiudizio sfavorevole di natura ideologica, verso la piccola inpresacommerciale e artigiana a carattere familiare che viene da lontano. La piccola borghesiabottegaia rinchiusa nella difesa corporativa e ottusa dei propri interessi, responsabile, addirittura, di aver creato problemi alla stessa Rivouzione Francese e poi di averaiutato la nascita del Fascismo in Italia: è sempre presente laddove vi è un movimento reazionario. E' solo di qualche decennio fa la svolta verso il ceto medio, introdotta dal PCI di Berlinguer con la creazione di organizzazioni di categoria(13) di commercianti e artigiani di sinistra. Ma rimane un'unione senza amore. Il bottegaio, il carroziere, I 'affittacamere, rimangono dei ladri evasori fiscali. Il 117 è dedicato soprattutto a loro.

     
4 - Il parassitario avanzato. Altro elemento, non secondario, che crea problemi di convivenza tra il Pds e il ceto medio imprenditoriale, è il fatto che tutti i suoi dirigenti facciano parte del parassitario avanzato. E' questo un ceto sociale che, nato intorno alle segreterie dei partiti, è cresciuto poi gironzolando da una stanza all'altra di vari enti pubblici, aspettando il 27 per portare a casa il magro stipendio. Questa gente che si sente colta e preparata mastica male che altri, secondo loro più ignoranti, debbano far quattrini a palate con il turismo, creandogli perdipiù problemi sulle spiagge, sulle strade, nei negozi, asfissiando i centri storici e così via. Sono affetti, potremmo dire, da invidia di classe.

     
5 - Pressioni locali. Vi sono poi alcuni personaggi locali che sperano di trovare una sistemazione nel nuovo Ente Parco peri loro figli: anche questi portano un piccolo contributo

     
6 - Pressioni diverse. (14) Definiremo così quelle che derivano da interessi oscuri (15) di cui non parliamo e che tendono tutte verso l'obiettivo vero che è quello di mettere le mani sull 'Elba sulla sua industria turistica e sul denaro che produce. Devono essere interessi molto forti se neache il crollo elettorale, la frondadellabase, né ledimissioni dell ' intero direttivo di un paese riescono a fargli cambiare strada.

     
Naturalmente rimangono ancora molte cose da spiegare. Una di queste è di grande rilevanza ed è la seguente: perchè questa politica di aggressione nei confronti dell'Elba viene portata avanti senza cercare il consenso dei sindaci elbani i quali, esclusa qualche lodevole eccezione, sarebbero felici di dare? Perchè proprio ignorarli, trattarli con arroganza e offenderli? Si danno, sostanzialmente, due risposte:

     
A - Risposta ufficiale (falsa) o della rappresentatività: non è serio discutere con otto sindaci, spesso in lite fra loro e che rappresentano 30.000 persone in tutto, di un bene il cui godimento è diritto di centinaia di milioni di persone e delle generazioni future.

     
B - Risposta razzista (vera): sono ignoranti come capre. Sarebbero capaci di far costruire sulle spiagge per una scatola di cioccolatini. Possiamo lasciare un bene così prezioso nelle loro mani?

     
Abbiamo cercato di analizzare, il più succintamente possibile, quello che noi abbiamo chiamato Il Piano di colonizzazione dell'Elba. Lo abbiamo fatto basandoci su dati incontestabili, rilevati da documenti ufficiali e dichiarazioni pubbliche di amministratori e politici che operano a tutti i livelli. Abbiamo cercato di mostrare le ragioni ufficiali, rilevandone le contraddizioni, e quelle vere rivelandone gli interessi.



Note:

     
1 - Sindacati - una posizione chiara a favore del parco è stata espressa in modo entusiasta dalla CGIL il cui segretario Giovanni Frangioni era stato indicato come possibile presidente dell'Ente parco dallo stesso Ministro della' Ambiente. Ma che ha trovato la dura opposizione dei dirigenti pidiessini locali e provinciali che avevano invece indicato l'ex sindaco di Rio nell'Elba Franco Franchini.

     
2 - Associazioni. - Fra queste "Elbaviva", la prima associazione ecologista elbana che in passato ha svolto un opera di sensibilizzazione importante sui temi della difesa ambientale. Negli ultimi anni, però, ha assunto le tipiche sembianze di minoranza integralista, concentrando la propria attività in "nobili" temi secondari sganciati da ogni effettivo rapporto con la grave problematica della difesa ambientale. Così si spiegano le ossessive campagne in difesa del giglio delle dune e la castrazione di gatti randagi affrontata con sospetta abnegazione dalla sua sezione femminile animalista. Sulle colate di cemento, invece, neanche un miagolio.

     
3 - Finanziamenti - Per quanto riguarda l' USL i 30.000 residenti dell' Elba permetteranno all'Area a Gestione Speciale (che include pure l'intera Val di Cornia), se darà risultati positivi, di essere autonoma rispetto a Livorno e consentirà poi, dato che i piombinesi detengono le leve del comando all'interno dell' Area medesima, di fare una politica tesa ad accentrare tutto su Piombino, ignorando le esigenze dell'Elba. Ciò che sta accadendo già adesso con il sistematico progressivo smantellamento dei reparti dell' ospedale. Il CIGRI, il consorzio per le risorse idriche del Val di Cornia, ha potuto realizzare il progetto " ANELLO", che permette la raccolta delle acque, con i miliardi dell'Unione Europea, miliardi che dovevano servire a risolvere il problema della mancanza d' acqua all'Elba. Adesso, la struttura è gestita dai comuni del Vai di Cornia senza che I' Elba possa influire sulle decisioni che la riguardano. Secondo alcuni tecnici i miliardi potevano essere utilizzati all'Elba, che è ricca d' acqua, con altissime possibilità di successo. Avremmo risparmiato anche i miliardi della condotta sottomarina e tutti i problemi che crea. Il centro FALESIA è stato ugualmente realizzato con i soldi dell'Unione Europea per l' Elba da un gruppo di privati in convenzionecon il comune di Piombino, che ne diverràproprietario dopo 30 anni. I miliardi arrivarono perché questo centro avrebbe dovuto fornire servizi e infrastrutture utili per i collegamenti per l' Elba. In realtà questa grossa struttura alberghiera potrebbe avere una funzione trainante nello sviluppo turistico di Piombino, che molti vedono come unica alternativa alla crisi dell' industria. Si sono dunque utilizzati fondi stanziati per favorire l'economia turistica elbana a vantaggio di una struttura piombinese che potrebbe sottrarre flussi turistici all' Elba. Il comune ha allo studio un piamo scentifico di lancio turistico della Costa Etrusca. Ed è anche evidente che se l'obiettivo è quello di potenziare il turismo di Piombino, qualsiasi forma di contenimento e di riduzione delle presenze all'Elba a vantaggio di Piombino risulta bene accetta.

     
4 - Lista degli uffici che se ne sono andati o che se ne potrebbero andare. Uffici di maggiore importanza che se ne sono andati: Catasto, Telecom, Direzione Servizi Idrici, Direzione Unità Sanitaria Locale Uffici di cui si teme il trasferimento: Ufficio del Registro, Ufficio delle Imposte Dirette, Pretura, Vice Prefettura. Uffici che non ci sono mai stati (e che invece sarebbero assai utili): Camera di Commercio, Ufficio Iva.

     
Di nuova istituzione, e di grande utilità (data lanotevole propensione al crimine delle popolazioni indigene) l' ufficio della Digos (con relativa sezione scientifica), all'interno della "Casa Rosada". Esso occupa ben otto persone, che ci immaginiamo fortemente occupate nella repressione dei gravi crimini compiuti dai "nativi".

     
Un ente che sta per nascere e che risulterà di sicuro fortemente lesivo degli interessi elbani è la cosiddetta "Port Autority" di Piombino. Ad esso farà infatti capo il coordinamento delle attività portuali, di polizia marittima e tutti gli ordini di concessione anche all'isola d'Elba. Sulle intenzioni di questa nuova autorità portuale piombinese non ci facciamo certo soverchie illusioni, dato che il primo atto, ancor prima di nascere, è stato l' enucleazione di una proposta di ticketche dovrebbe colpire tutti coloro che si imbarcano per l'Elba. Sarebbero dunque gli elbani e i loro visitatori a dover finanziare un nuovo carrozzone continentale.

     
5 - Squilibri gravi - In realtà questo sovraffollamento si verifica in alcune strade e in alcune ore del giorno e questo per un periodo di 20 giorni in agosto, ed è un periodo che va sempre più restringendosi. Quest'anno gli alberghi avevano disponibiltà anche a Ferragosto: un segnale che indica una inversione di tendenza che non ha bisogno di incoraggiamenti .Laclasse politica è talmente lontana dai problemi reali, talmente lenta nell' affrontarli che, in questocaso, il rimedio anziché risolvere il problema finirebbe coli' aggravarlo.

     
6 - Bene inestimabile - In realtà il ministro ha parlato di Bene mondiale e ciò puo essere accettato nel senso che siamo di fronte a bellezze naturali e ambientali fra le piu importanti al mondo, ma che comunque non possono essere equiparate alla Torre di Pisa o al Gran Canion: in ambedue i casi le popolazioni e le loro attività sono collocate al di fuori del bene da proteggere. Sull'Elba vivono circa 30.000 persone che producono un reddito di 1.500 miliardi l'anno proprio all' interno del bene da tutelare. Il nostro caso è più o meno simile a quello della Città del Vaticano. L' Elba è quindi un caso particolarissimo.

     
7 - Centri storici - L'accanimento con cui le amministrazioni locali perseguono il fine, per loro molto importante, di liberare i centri storici dalle auto trova logica collocazione nel Piano, che vede nella lotta alle auto private uno dei sistemi di limitazione dei flussi turistici Questo crea però problemi alle attività commerciali, a tutto vantaggio della grande distribuzione localizzata fuori dai centri storici e con grandi parcheggi eche magari poi reinveste in continente gran parte dei proventi realizzati all'Elba. Questo rende ancora meno comprensibile tutte le attenzioni che, di solito, queste grosse strutture ottengono dalle amministrazioni isolane. Vi è oltretutto anche una mancanza di senso dell' opportuinità oltre che di buon senso: non sembra proprio questo il periodo per creare nuovi problemi alle attività commerciali.

     
8 - PTC vedi, in allegato, le 4 pagine relative al "road pricing", così come appaiono sul Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno presentato nel novembre scorso. Da ciò si evince, senza ombra di dubbio, la volontà di limitare l'afflusso turistico, tanto più che si confessa di avere addirittura tentato di prendere in seriaconsiderazione l'ipotesi del numero chiuso. Così come si evince il pieno accordo tra Provincia e Regione (entrambe a direzione pidiessina), la quale "ha richiesto approfondimenti volti a definire uno studio di fattibilità". Appaiono pertanto patetici i tentativi della Provincia di sminuire la portata del problema, a meno che non abbiano alcun valore gli studi commissionati a prestigiosi studi professionali e finanziati con le centinaia di milioni sottratti alle tasche dei poveri contribuenti. Patetico, ma pure doloroso per noi elbani, l' atteggiamento del responsabile provinciale per gli affari dell'Elba, il quale prima è intervenuto sulla stampa a conferma dell'utilità del piano elaborato dalla Provincia, poi di fronte al montare del dissenso popolare e richiamato o sgridato (non lo sapremo mai) dai palazzi del potere continentali ha dovuto fare marcia indietro rimangiandosi tutto quello prima dichiarato.

     
9 - Turismo d' élite - Questo tipo di cliente vive all'interno delle grandi strutture alberghiere come in una riserva di lusso. Il "M anegement" fa di tutto per non farlo uscire dal recinto offrendogli ogni tipo di servizio: dal barbecue alla parrucchiera, dall' agopunntura alle cartoline e al condom. Ogni lira che il cliente è disposto a spendere dovrà rimanere all'interno della struttura e quindi alla società di gestione che poi la trasferirà in continente. I mitici clienti che gironzolano nei centri storici e spendono si vedono sempre meno e quei pochi che resistono certo non provengono dalle grandi strutture alberghiere.

     
10 - Allungamento della stagione - E' l' argomento utilizzato per giustificare la riduzione dei flussi in alta stagione. Perché lavorare allo spasimo nel caos d'accordo ? Certamento lo sarebbero le attivittà che vivono di turismo.Ma purtroppo la ridistribuzione dei flussi turistici nell' arco dell' anno la sognano tutte le zone turistiche senza che qualcuno sia riuscito a risolverla sia in Italia che all' estero. Chi pensa di realizzarla all'Elba dimostra ignoranza dei meccanismi che regolano il mercato internazionale del turismo. Questi burocrati del parassitario avanzato, hanno scambiato la stagione turisticacon la stagione venatoria, che può esere allungata a piacere. Solo che il mondo turistico è molto piu complesso della caccia e soprattutto il cliente non è un cinghiale. Eche si tratta di una stupidaggine è provato da fatto la stagione nonostante i nostri sforzi continua ad accorciarsi.

     
11 - Lega Ambiente - Lega Ambiente era approdata all'Elba con la Goletta Verde ed aveva scoperto che il mare era inquinato. I dati dei rilievi erano stati pubblicati dai giornali nazionali. La risposta dellaAssociazione Albergatori fu rapida : denuncia e richiesta di risarcimento di un miliardo e mezzo. I verdi sconcertati riapprodarono all Elba senza Goletta e soprattutto senza provette, con la chiara intenzione di addivenire ad un accordo. Lo trovarono facendo nascere "Elbambiente" e partorendo il decalogo del perfetto turista ambientalista, al quale si consigliava, tra l' altro, di ricordarsi di spegnere la luce quando usciva di camera e di non mettere tra i panni sporchi gli asciugameni puliti e altre amenità. Concludeva la trattativa un accordo premonitore dei risultati futuri: un contratto di fornitura collettiva di carta igienica.

     
12 - In galera - Si tratta dell'allora segretario regionale amministrativo del PSI che , secondo l'accusa, avrebbe ricevuto una tangente per favorire la realizzazione di un grosso insediamento turistico all'Elba

     
13 - Associazioni flancheggiatrici - Trattasi delle associazioni di categoria o del tempo libero o culturali notoriamente collegate prima al partito comunista ed oggi al PDS. Lo scopo di queste associazioni, in base alla celebre teoria gramsciana dell'egemonia, è l'occupazione della società civile e l'aggregazione del consenso intorno al partito "guida" della sinistra. Queste associazioni perseguono ufficialmente e istituzionalmente il fine indicato nei relativi statuti, a condizione che tali fini siano del tutto omogenei con quelli perseguiti dal partito. Se sorge un conflitto tra l' interesse perseguito dall' associazione e la linea politica del partito, quest'ultima deve assolutamente prevalere. Tra l'altro, le cariche dirigenziali (e i relativi stipendi), in queste associazioni, sono di regola prerogativa di esponenti di fiducia del partito, i quali dunque, in caso di conflitto, assai raramente (quasi mai) finiscono con lo sputare nel piatto in cui mangiano.

     
E' noto uno dei dirigenti locali del partito) e dell'imbarazzo da lui provato riguardo al problema del parco. Quando la difesa ad oltranza degli interessi e degli accordi del partito rischia di spaccare l' associazione, allora si fauna scelta tattica: si finge di aderire alle richieste che provengono dalla base associativa, facendo però mancare il necessario sostegno finanziario alle iniziative di lotta e continuando a tramare nell' ombra per far prevalere l' interesse superiore: quello del partito.

     
14 - Il Primo Cittadino - Anche la produzione di RAI 2 avrà la funzione di limitare l' arrívo dei turisti, trovandocosi unaoggettiva e funzionalecollocazione nel Piano.

     
Il film presentar Elba in modo negativo, inventando addiritura problemi che non esistono. Facciamo qualche esempio : l'Elba è talmente affollata che per cambiare un assegno in banca bisogna fare code di ore; gli elbani sono violenti: vi è una scena in cui il sindaco viene gettato in mare da un gruppo di cittadini inferociti, persino una gazzella dei carabinieri viene assaltata; all'Elba è un problema farsi curare: in una scena viene rappresentata una manifestazione in cui si reclama un ospedale facendo quindi credere che l'ospedale non ci sia (è vero che ce lo stanno smantellando, però al momento esiste); all'Elba ci sono dei problemi di trasporto: in caso di manifestazioni gli elbani bloccano i porti: c'è una scena in cui il porto appare bloccato da uno sbarramento di pescherecci con striscon i antiparco; e ancora, viene rappresentata I' Elba come un luogo dove avvengono atti di intolleranza razziale e sembra, addirittura, che vi sia una scena in cui viene evidenziato il ritrovamento di una siringa su una spiaggia.

     
Il film è tanto più pericoloso in quanto le vicende narrate si collocano nel presente e si svolgono traendo spunto da problemi reali e dandone una versione utile alla plausibilità del racconto. E questa "credibilità " del racconto non essendo inserita in una narrazione di pura "Fiction", faràcoincidere i fatti narrati con i fatti realmente accaduti.

     
Si opera cioè un " melange" di elementi veri e falsi. Ad esempio, le proteste antiparco sono vere mentre il blocco totale del porto ad opera dei pescatori è falso. Se il blocco di una nave per 40 minuti da parte degli antiparco fu ritenuta un fatto irresponsabile per le ripercussioni che poteva aver sul turismo, questa scena del blocco totale del porto e tutte le altre che saranno trasmesse oltre che in Italia anche in tutti i paesi europei per un audience presunta di 150 milioni di spettatori quali effetti avranno? La cosa curiosa è che il film è sponsorizzato da enti e associazioni di categoria dell'Elba per circa 350 milioni. Ma se consideriamo che questi soldi ritornano in grandissima parte alle grosse strutture alberghiere che ospitano la "troupe", allora tutto è piu comprensibile, compresa la mancanza di preoccupazione sugli effetti che il film avrà sui potenziali turisti.

     
15 - Interessi oscuri - Non intendiamo qui chiarire quali siano esattamente questi interessi, altrimenti non li avremmo definiti "oscuri". Ci limitiamo a chiarire che escludiamo qualsiasi compromissione tangentizia. D' altra parte il PDS è erede del partito comunista, il primo a sollevare la questione morale e che, dopo il celebre urlo di Giancarlo Pajetta a Montecitorio ("noi comunisti abbiamo le mani pulite!"), si è autodefinito appunto "il partito delle mani pulite". I giudici di Milano, dunque, non hanno inventato nulla, neanche il nome.

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