Un altra gravissma minaccia per l’Elba: sei zingari girano incontrollati chiedendo l’elemosina. G. Muti
pubblicato sabato 11 maggio 2013 alle ore 10:38:58
“ Sono in sei, forse sette- riporta la stampa - e girano per l’isola da questo inverno, un giorno in un comune, un giorno in un altro, chiedendo l’elemosina e facendo base soprattutto a Portoferraio. Girano da un parcheggio all’altro con un camion, dentro al quale probabilmente mangiano e dormono.”
Nello stesso articolo si ricorda che, avendo lavato alcuni panni e appoggiatili su una rete di recenzione di una aiola in prossimità di un supermercato, questi sono stati tolti da una signora e messi in un sacco. “Ci vorrebbe un intervento delle istituzioni,- avrebbe commentato qualcuno - almeno avrebbero un posto per stendere i panni e dei servizi igienici”.
Si nota come sempre più spesso le signore siano diventate più decisioniste degli uomini. Qualche mese fa la sindaca di Marciana si armò di tronchesine e tagliò un lucchetto per aprire un cancello che sbarrava la strada per una spiaggetta, ma che attraversava anche una proprietà privata; ieri una signora raccoglie gli indumenti di una famiglia di room tesi in un posto sbagliato e li mette in un sacco. Non sappiamo se si tratti di un sacco nero da spazzatura.. Non sappiamo, nemmeno quale è stata la reazione di questa famiglia rom: il giornale non ne parla. Ma probabilmente non vi è stata alcuna reazione: sapevano di avere torto. E anche la signora che li ha tolti, senza tanti complimenti, pur non avendo alcun titolo per farlo, lo sapeva, benissimo che non avrebbero reagito. Se i panni tesi fossero stati delle camice sudate di sei o sette Riesi o Siciliani , probabilmente non lo avrebbe fatto. Ma potremmo sbagliarci. Può darsi che la signora non sopporti quello che lei ritiene essere una porcata. Se così fosse, potrebbe andare sotto la Porta Medicea dove, invece di camice zinghare, c’è della spazzatura elbana. E questo è più grave, perché non si tratta di panni tesi, ma di spazzatura accatastata, ma anche perché siamo all’interno di un monumento storico prestigioso e non vicino ad un supermercato (con tutto rispetto). Ma questo nessuno lo farà mai, anche se è una porcata. Certo, i panni vicino ad un supermercato non ci possonon stare. E allora, come ci si comporta? Se li tendono Riesi o Siciliani, si chiede loro di toglierli. Se non lo fanno si chiamano i vigili che li fanno togliere. Se invece si tratta di panni zingari, allora ci si mette un paio di guanti, si prendono e si mettono in un sacco. Per invitare a riflettere e cercare di capire da dove nasce questa differenza di comportamento, ho scritto queste poche righe.
Foto. Vincenzo Gemito . "Zingara" - Museo Pignatelli Napoli
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