OMBRE ROSSE - Guerrieri è in linea con la politica del suo partito che mira a deviare i flussi turistici diretti all’Elba.

 Al presidente dell’Autorità Portuale  di Piombino  Luciano  Guerrieri ,   è stato chiesto  se  è giusto  che  una famiglia   per  andare  all’Elba  in vacanza  spenda  più   di  quanto spenderebbe  andando in aereo  a  Sharm El Sheik .   Ha risposto  come  avrebbe  risposto  un banchiere  dalla City:

“ Le  tariffe  sono corrette  perché nascono dal mercato.  Le compagnie  hanno  molte spese”.

 Che dire?  Questi i personaggi  sono sempre  interessanti . Non  tanto per quello  che  dicono in se,  che  a volte  potrebbe anche essere  condivisibile,  ma   per  fatto che quello che  dicono   contrasta   fortemente   con   il  contesto  sociale  e  politico  nel quale  si sono formati.   Con   Guerrieri   siamo di fronte   ad  un  ex   dirigente comunista,  ex  sindaco  comunista  della  città più comunista  d’Italia.  Luciano  è stato   cullato    e poi   cresciuto    tra  “ Vieni o maggio” ,      "Bella  ciao’ "  e  "Bandiera  rossa"     e   respirando anche  i fumi  delle  salsicce  arrosto  delle feste dell’unità.   Quindi  non  solo il suo orizzonte  dovrebbe essere  invaso  da  masse  operaie  in marcia,  ma  anche   i suoi vestiti  dovrebbero  essere  intrisi  dell’odore  del  fritto operaio. Che  è sempre   un fritto democratico .  

Come  è possibile  che se ne  esca    con una battuta   da  city gentleman ?  Che  deleghi   alla legge  del marcato  la responsabilità  di regolare il mondo?  

Nel merito  basterebbe  far  notare   che,  in questo caso poi, la legge del mercato  c’entra  come  il  te'   alla Festa  dell’Unità, perché   stiamo parlando  di una società  che riceve    milioni dalla Stato   appunto  per  non lasciare  al mercato   la  decisione  di stabilire  i prezzi.  

Ma  questo  lo sa  anche   Guerrieri  che è più  furbo che  coglione. Guerrieri,  ma     anche  Montomoli (messo  a dirigere  la Toremar),   sono   in linea  con il partito  che   da  oltre 15 anni   cerca  di  frenare  i flussi turistici verso l’Elba    a  favore    dello sviluppo della costa.

Forse   è  utile  leggere   queste poche righe   tratte  da un documento di Elba 2000  del  luglio  1997  dal titolo “OMRE ROSSE“  perché ci aiuta  a capire  meglio  quello che succede oggi soprattutto  all’Autorità  Portuale   di Piombino,   guidata adesso   da l’uomo  che  teorizzava  l’intercettazione dei turisti    diretti all’Elba  a vantaggio  della costa Piombinese.  La sbarra   sul porto  di Piombino, come si vede,   arriva da lontano

                                  OMBRE  ROSSE

( Da un volantino di “Elba 2000” del 1997 sul porto di Piombino)

Il Pds sta raggiungendo, in modo eclatante , uno  degli obiettivi  per i quali ha lavorato con  maggior  accanimento: la riduzione dei flussi turistici ( . . . . . . . . ) L’ opera di demolizione della nostra industria turistica  da parte  dei campioni del Parassitario Avanzato , superprotetti  nelle loro  nicchie privilegiate,    continua  imperterrita  ed inesorabile . Ne è una prova l’ennesima campagna  per il “numero chiuso”   lanciata  dall’Unità   del 26 luglio  scorso   in cui si parlava, ancora una volta  di  ” invasione di  turisti estivi  ( ma  le strutture  turistiche a fine luglio erano ancora   mezze vuote ) con “trasformazione   dei paradisi terrestri    in veri e propri  gironi infernali”  e della “ necessità di un giro di vite   per il movimento  turistico elbano”

 3 giorni dopo , sull`Unita" di martedì 29 luglio,( cronaca Piombino Elba )  abbiamo letto quanto segue:

"Basta col turismo mordi e fuggi: i vacanzieri diretti sul famoso "scoglio" si fermino ad ammirare le bellezze storiche e naturali di Piombino. Ma come riuscire a fermare le migliaia di turisti che da Piombino si imbarcano per l'Elba consumando sulla terra ferma, al massimo, un panino? Se lo è chiesto il consiglio comunale (di Piombino) che ha approvato un" ordine del giorno in cui ci si pone l'obiettivo di intercettare il forte flusso turistico solo in transito in città... ".

5ì, avete letto bene, il consiglio comunale di Piombino ha votato un ordine del giorno con cui si fissa l'obiettivo non di attrarre nuovi flussi turistici verso Piombino, come sarebbe del tutto comprensibile e legittimo, bensì di "INTERCETTARE" i flussi diretti all'Elba, togliendo il pane di bocca agli abitanti del "famoso scoglio", come direbbe l'Unità. Una sorta di agguato al Gran Canyon o di assalto alla diligenza, degni dei leggendari film di John Waine

Non ci stupisce più l'assoluto e vergognoso silenzio degli ascari locali, senza idee ne’  palle, aggrappati ai loro  privilegi e alle loro poltrone. Gli Elbani devono rendersi conto che questa classe politica ci sta conducendo alla rovina.