LORENZO MARCHETTI, LE “BISCHERATE” E IL LATO “B” di G.Muti

Dovevo ancora  scrivere  un commento  sul risultato delle  elezioni  di Rio. Lo volevo fare in modo  serio.  Ma dopo  quello che ho letto   sul Vicinato  di  Lorenzo Marchetti non credo di riuscirci. Perché  Lorenzo  ha  una dote  non comune:  riesce a parlare  di cose serie  e  farle sembrare delle barzellette.

Nell’ultima  sostiene che “ Marco Corsini, appunto politico navigato, aveva respinto innanzi tutto il sostegno di ogni compagine partitica, compreso il partito personale dell’ex sindaco Claudio De Santi (Rio nell'Elba).”  E poi aggiunge  che  se  avesse  accettato avrebbe perso le elezioni.

Naturalmente  questo ha suscitato    diverse reazioni  tra le quali quella di   De Santi che l’ha definita,   alla fiorentina, una     “Bischerata”

Espressione azzeccata.  Perché Lorenzo non è un bischero,  è  uno che,     dice  cose  giustissime,  che nel partito  a  volte  ha assunto  posizioni scomode e  coraggiose come   quella  sul caso Ageno  etc , ma a  volte  interviene  in modo  sorprendete coinvolgendosi   in polemiche.

Eccolo  qua

Ma ,come in questo caso,  non sono delle falsità.  Voglio dire, non sono  congegnate  in modo da sembrare  vere,  ma  sono affermazioni che non stanno in piedi,  che sono  inverosimili,  contraddittorie,  assurde;   che nascono da  deduzione  sbagliate. ( in  questo caso perché  De Santi  voleva  un imprenditore , ...  solo che  Corsini  non è un imprenditore).   insomma  sono,  come   ha  detto Claudio,   delle bischerate. alle  quali   non dare molto peso.

 Ne   disse   qualcuna  anche nei miei   confronti  e la polemica  fu divertente perché  io ,  invece di rispondere  alle  accuse di esser uno che  confondeva le idee della gente  e  che  quindi ero in  qualche  modo pericoloso, visto che erano  chiaramente  delle bischerate, replicai  in modo sorprendente .

 Sollevai un problema: nel suo  sito, l’immagine più   frequente  era   quella del culo  femminile. Anche la proposta  di candidare  Roberto  Marini  come  vicesindaco  a Portoferraio   non era corredata  dalla faccia del Marini  ma   da  un  culo  di  donna.   Come poteva essere  interpretata?  Che cosa  voleva   dire?  Era    un allusione  subliminale:  in  un politico  di destra  poteva significare  che ha  una faccia   a c…. lo ?

 Ma non  fu l’’unico  caso.  Queste  foto  erao cosi  frequenti che  qualcuno del  partito  sostenne  che fosse  immorale   utilizzarle,  anche per diffondere  idee giuste.

In quell’occasione,   ironicamente    davo ragione  a  Marchetti,   tacciando  di  moralismo  retrogrado  alcuni dirigenti della sinistra  elbana . Insomma  i compagni    erano    come dei chierichetti.

Sostenevo che loro  erano indietro  rispetto  ai compagni del continente. loro non sapevano      che Il culo, ormai,  era  un valore della sinistra  che lo  aveva  sdoganato    dopo decenni di dibattito  vedendovi  un grande potere  unificante   ed interclassista.

E  questa  non  era  una facile  battuta perché, nelle fasce più colte  della nuova sinistra era  visto,  addirittura, come  simbolo  di lotta per la parità.

Questo perché   è un simbolo   forte   che unisce   i generi,  le razze,  le classi sociali ed è, quindi, politicamente  corretto: tutti abbiamo  il lato”B”, così come abbiamo  una mamma  e la speranza di una vita migliore. Stessa cosa non si può dire  per altre parti del corpo: l’organo maschile, per esempio,  è importantissimo , ma  manca  a più di metà della popolazione mondiale. Questo per dire di cosa stiamo parlando.

Ma la prova  più clamorosa di tutto  questo era  avvenuta   qualche   tempo  prima.   Un fatto   che si era  verificato  a livello Nazionale confermava  clamorosamente  quello che  stiamo  dicendo

Di che si tratta? 

 L’Unità,  giornale fondato  da  Antonio  Gramsci, organo del PCI e poi del PD  lanciò il nuovo formato   tabloid facendo apparire  su un manifesto, in tutte le piazze  del Italia  un immagine simbolo.  Di che cosa  si trattava ?  il  volto del  fondatore  Antonio Gramsci?  No!  nel manifesto c’era   un bel culo  di donna . 

E non era di una modella,  che sarebbe stato  già rivoluzionario, ma era  della nuova direttrice  la  bravissima  e  anche bella   Concita  de Gregorio. E questo  a dimostrazione  dell’importanza che le stesse  intellettuali  di sinistra  davano  a questa parte del corpo.

Che  dire?  Forse perché sanno che ce ne vuole  tanto  per avere successo, per  trovare il un  buon lavoro    e  anche per  trovare  il vero amore

Questo   per   dire  che  Marchetti  in quel  caso  era   avanti rispetto agli altri compagni della sinistra. Purtroppo  a volte, come si dice in  toscana ,la  butta  di  fuori ma siccome  è divertente  dobbiamo perdonarlo.

Basta  ricordargli  che  preferiamo  un bel culo a  una grande  bischerata.

Continui pure se vuole a dire bischerate, ma  dia ancora un po’ di spazio anche al lato B  maschile  sempre per esser  politicamente  corretti, s’intende.

Ecco  alcune  vignette su  Marchetti pubblicate su Elbanotizie