PROGETTO POLITICO EUROMEDITERRANEE' PER L'ITALIA PER L'EUROPA SEZIONE DI PORTOFERRAIO

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                 COMUNICATO STAMPA

Riunione di Segreteria.

ODG:Dopo l'Accordo Globale di Parigi incalzeremo il Governo italiano e il Segretario Politico del PD, Matteo Renzi, al fine che Portoferraio e l'Isola d'Elba ospiti la “Conferenza di Pace Euromediterranea” e far volare la crescita della 3° isola delle 600 d'Italia (7° nel Mediterraneo) e il suo Arcipelago.

Apre i lavori il Coordinatore Politico Bensa Carlo: cari amici del P.E.I ed ospiti presenti, Portoferraio ha tutte le carte in regola per ospitare la Conferenza di Pace del Mediterraneo; incalzeremo il Segretario  del PD, Matteo Renzi per raggiungere questo obbiettivo.

Oltre a questa importantissima iniziativa devo sottolineare che , anche oggi, sono presenti i rappresentanti del Comitato per il SI al voto del Referendum Costituzionale del 4 Dicembre 2016 e il voto per l'Autonomia della Regione Veneto ed insieme a loro vi rinnovo ad esercitare il massimo impegno a votare e far votare SI al primo e far partecipare al secondo; peraltro devo ricordarvi che il TAR del Lazio non ha accolto il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana con la motivazione di “difetto assoluto giurisdizionale”.

Faccio inoltre ancora presente, proprio a favore del SI al Referendum Costituzionale che la Camera dei Deputati, quindici giorni fa, ha votato all'unanimità la Legge sui Comuni sotto i 15 mila abitanti; questa è  la 4° lettura che viene approvata, ma l'iter non è ancora finito!!!!!!

Abbiamo quindi bisogno che i legislatori abbiano, si, la possibilità (e la capacità) di discutere, ma anche di decidere ed approvare, in tempi accettabili, le leggi.

Conta la stabilità e la produttività legislativa, senza le quali non si può amministrare nemmeno un bar!!!!!

Una importante parentesi, cari amici presenti: abbiamo individuato il soggetto a cui doneremo i fondi raccolti in beneficienza; grazie per la generosità; il 24 Novembre comunicheremo il nominativo del destinatario.

Giovedì 20 Ottobre 2016, in aula al “Question Time” del Senato della Repubblica, presente il Ministro della Pubblica Istruzione prof.ssa Stefania Giannini, i Senatori, con le loro interrogazioni a risposta immediata allo  stesso Ministro, lo hanno impegnato  in merito alla Ricerca e alle Università del Bacino Euromediterraneo.

Ricordo in merito ai presenti che il sottoscritto Bensa Carlo è Presidente della “Fondazione Isola d'Elba Sapiens”, la quale è titolare della “proposta di legge” per la creazione, nel Comune di Portoferraio, della “Università del Mediterraneo”.

Debbo dire che il nostro splendido lavoro politico, legislativo, progettuale, economico, occupazionale e culturale è di uno “spessore notevole”, soprattutto per aver impegnato sia la Camera dei Deputati sia il Senato e i legislatori nel merito della spinta culturale che il comune di Portoferraio, l'Isola d'Elba, l'Arcipelago meritano, che l'Italia merita, che l'Europa merita.

La Società Atlantia  ha previsto che nei prossimi anni investirà € 7,5 miliardi; il nostro territorio ha tutte le prerogative per potere attingervi, soprattutto in base ai progetti da noi presentati e al loro iter sin qui percorso, iniziando proprio dalla “Università del Mediterraneo”, per proseguire poi col recupero dei Beni Demaniali oggi sottoutilizzati ( con una perdita economica e un danno erariale da autentica vergogna).

Peraltro è notoria l'incapacità politica dei nostri amministratori di programmare il futuro per le nuove generazioni, di recuperare “il bello” per metterlo a disposizione degli abitanti e degli ospiti.

Altrettanto dicasi sul piano ambientale, delle risorse per l'occupazione, dei controlli e della tutela, della progettualità e della cultura.

Pensate, ad esempio che quattro milioni di tonnellate di idrocarburi vengono sversate ogni anno nei mari  del mondo, pari a tanti disastri ambientali, ma senza dare nell'occhio; piano piano.

Di questi 600.000 tonnellate finiscono nel Mediterraneo, un mare “chiuso, che fa fatica a rigenerarsi.

Cari amici del P.E.I, oggi, in questo momento, ricordiamoci che nel mare Mediterraneo abbiamo il “Santuario dei Cetacei” e noi ne siamo al centro,  ma noi siamo assenti al dibattito nelle sedi competenti europee; abbiamo le politiche interfrontaliere, ma noi non le esercitiamo nelle sedi competenti sia nazionali che europee ed internazionali.

Altrettanto dicasi relativamente alla applicazione delle Convenzioni Internazionali di Londra, Lisbona e di Istambul.

Nel nostro mare Circondariale dell'Isola d'Elba e dell'Arcipelago non si esercita  una politica di controllo delle nostre condotte sottomarine; non si conduce poi una politica seria sul “disastro del Gassificatore del Buraccio” e dei “suoi trasporti su gomma” fuori Elba delle sue varie componenti.

E in tal modo impoveriamo noi stessi ed arricchiamo gli altri.

Non si esercita per niente un indirizzo politico progettuale in nulla, mentre, ad esempio, ci sono tutte le condizioni economiche e tecniche per dare il via alla creazione della “Piattaforma Logistica” (tutta privata e con importanti risorse per il Pubblico).

Non si esercita un indirizzo politico – progettuale per organizzare e utilizzare trasporti idonei nel nostro mare territoriale e per i collegamenti tra paesi costieri.

Nel prossimo anno 2017 in Europa andranno al voto Germania e Francia;la Spagna, ad un anno dal voto non ha ancora un governo; per la Grecia scadranno le tutele economiche oggi in atto; euro socialisti contro lo stallo dell'Europa e il partito PPE che non prende iniziative politiche.

Per non uscire travolti e dimenticati da questa situazione generale tanto delicata e complicata, Portoferraio, l'Isola d'Elba e l'Arcipelago devono assolutamente “aprire una strada” politico – istituzionale per arrivare ad “aprire una porta” e rilanciare l'identità di un territorio straordinario al centro del Mediterraneo.

Le condizioni politiche euromediterranee e politiche nazionali che metteremo in campo nel momento che passerà la Riforma Costituzionale con il voto per il SI saranno diverse dalle attuali.

Finirà lo “sciagurato” Titolo Quinto; le politiche imprenditoriali, culturali e turistiche rientreranno in una politica nazionale e credo che finiranno molte delle ingiustizie che questo territorio sta ancora subendo per la totale incapacità politica, progettuale, amministrativa che da 30 anni la gente, le imprese del territorio subiscono, anche per incapacità delle Associazioni di Categoria, e ritorneranno ad avere “respiro” l'iniziativa e le capacità progettuali del territorio.

Basta con la politica di improvvisazione da “sotto somari”!!!!! Deve assolutamente finire.  

   Coordinatore Politico                                  Territorio                                                     Relazioni

              Bensa Carlo                                     Tallinucci Franco                                            Poli Riccardo