GLI ELBAGNI IGNARI COME RANE BOLLITE? di G.Muti
pubblicato sabato 10 settembre 2016 alle ore 00:03:54
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato su queste pagine un articolo di oltre 20 anni fa, dove si prevedeva che Portoferraio sarebbe stata invasa dal nero. Cioè gli infissi dei bar, dei ristoranti, le strutture esterne, tutto sarebbe diventato nero. Previsione azzeccata. Ma questo a chi può interessare? Quasi a nessuno. Anche perché quasi nessuno se ne è accorto. Questo si spiega con la lentezza del cambiamento che, oltre certi limiti, non viene percepito
Oggi, andando nel centro storico di Portoferraio, nessuno fa caso al personale nei bar e nei ristoranti che è quasi tutto vestito di nero.
Ma, immaginiamo un bar degli anni 80 90 con tutti i camerieri in giacca bianca che, da un giorno all’altro, fossero diventati tutti neri , come dei giustizieri islamici. Cosa sarebbe successo? Probabilmente i clienti, non dico che sarebbero scappati, ma sarebbero rimasti sorpresi e si sarebbero chiesti se, per caso, non portassero il lutto a qualcuno .
Questo fenomeno dell’impercettibilità dei movimenti lenti è una cosa molto seria. Spiega come sia possibile che intere fasce sociali accettino inconsapevolmente situazioni che prima ritenevano inaccettabili. E’ un arma micidiale in mano alle élites che governano il mondo.
Come si sa, questo fenomeno è stato studiato in modo scientifico dal filosofo americano Noam Chomsky che lo ha provato con il celebre esperimento della rana nella pentola.
L’esperimento consiste semplicemente nel immergere una rana in una pendola con l’acqua a 50 gradi. Appena la rana sente il calore insopportabile schizza fuori dalla pentola.
Seconda fase. Si rimette la rana nella pendola, ma a fuoco lentissimo. La rana non percepisce e si abitua al lentissimo cambiamento finché sente che il calore è diventato insopportabile allora reagisce cerca di uscire, ma non ha più forze e rimane bollita.
L’interesse di questo esperimento non sta nel fatto che spiega come il nero abbia invaso Portoferraio senza che nessuno lo abbia notato, perché non frega proprio a nessuno.
Ma pone il problema della possibile presenza di percorsi lentissimi nella società nella quale viviamo che stanno modificando la nostra vita, senza che noi ce ne rendiamo conto.
Alcuni di questi percorsi ci saranno anche all’Elba. Quali sono non lo sappiamo perché ce ne accorgeremmo solo nella fase finale, quando è troppo tardi. Proprio come nell’esperimento della rana
Forse qualcuno di questi percorsi lo possiamo già individuare perché si sta avvicinando alla fase finale.
Oltre all’invasione del nero che, ripeto, non interessa a nessuno, ve ne sono altri . Qualcuno di questi lo potremmo citare . Come per esempio il lento ingabbiamento di tutti luoghi storici di Portoferraio. Dalle Fortezze Medicee alla Linguella a Le Grotte, e ,addirittura, al Forte Inglese. Unica fortezza in Europa ad essere protetta da una cancellata.
Oltre a questo, e molto più pericoloso, il lento ma inesorabile spostamento, oltre canale, di tutti i centri direzionali. Ci sono voluti 20 anni nel corso dei quali nessuna forza politica se ne è accorta. E adesso siamo alla ultima fase. Rimangono gli ultimi pezzi di Sanità. L’acqua è ormai molto calda e le energie sono poche e se non ci muoviamo faremo la fine delle rane bollite
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