ACQUEDOTTI ELBA - POSSIBILI CRISI
pubblicato giovedì 19 maggio 2016 alle ore 01:18:37
Sig. Diego Basile.
Lei giustamente fa rilevare un altro grande pericolo per l’Elba che viene sottovalutato ed è quello, gravissimo, della crisi cui tutta la produzione idrica della Val di Cornia difficilmente potrà sottrarsi. A mè fanno impressione gli errori madornali . Ad esempio ho letto una notizia, che se è vera, è tremenda. Risulterebbe che i desalinizzatori esistenti o in progetto a Mola, preleverebbero l’acqua da trattare non direttamente dal mare ma dai pozzi esistenti o nuovi posti vicino alla costa in quanto contengono una percentuale minore di cloruro di sodio. Il solo fatto che qualcuno l’ha scritta nell’articolo che io ho letto significa che siamo proprio fuori strada. Significa abbassare il livello della falda di molti metri sotto il livello del mare senza tener conto che ciò comporta la penetrazione nella falda medesima del cuneo salino con danni gravissimi di cui ci si accorgerà, ancor peggio di quanto accaduto per il laghetto Condotto, dopo anni di esercizio quando la falda ed il sottosuolo sanno irrimediabilmente compromessi. La cosa peggiore è la continua constatazione di procedure completamente errate accompagnate dall’abbandono di quelle buone. Tanto per uscire dall’esempio del mio serbatoio-galleria, cito quello del prof Megale che ben due decenni or sono aveva presentato un progetto ottimo che prevedeva di creare un grandissimo accumulo di acqua potabile mediante un diaframma impermeabile che isolasse dal mare e quindi preservasse dall’invasione del cuneo salino, tutta la piana Di Marina di Campo. Era un’ottima soluzione da nessuno presa in esame.
Se continuiamo invece a fare errori macroscopici, la crisi, quella grave, arriva per davvero.
Marcello Meneghin
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