CINGHIALI, LE PALLE DEL NONNO E I COGLIONI DI MULO
pubblicato venerdì 8 novembre 2019 alle ore 19:07:42
I cinghiali, si sa, sono diventati un problema serio. La manifestazione a Roma organizzata dalla Coldiretti ci ricorda che non è un problema elbano, ma nazionale. All’Elba, però, se ne parla dall’istituzione del Parco che , secondo gli antiparco, avrebbe aggravato il problema.
Ma, arrivati a questo punto, sarebbe possibile trasformare un problema in una opportunità, come propone Sergio Bicecci, cioè trasformarli in salsicce e salamelle con il marchio del Parco. Questa veramente potrebbe essere ottima idea. Anche perché, in Italia, non sarebbe una novità, come dimostra l’articolo che segue, pubblicato nel 2010
CINGHIALI E SALSICCE
pubblicato lunedì 20 dicembre 2010 alle ore 9.20.39
( ANSA) CAPOTOSTO 19 DIC 2010.Il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Mario Tozzi ha partecipato alla Fiera della salsiccia di Capotosto. Da ambienti vicini alla presidenza, si lascia intendere che la visita avrebbe avuto lo scopo di studiare il sistema di valorizzazione dei prodotti tipici del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Sono infatti moltissimi, infatti, i prodotti locali che sono stati valorizzati dal Parco del Gran Sasso attraverso la concessione del marchio. Un’attività che rientra nelle finalità che la legge istitutiva delle aree protette assegna ai parchi.
Nell’incontro che Tozzi ha avuto con il direttore Dott. Diaconale, si è parlato sopratutto di come un problema può diventare una risorsa. Il Parco del Gran Sasso ha risolto brillantemente il problema del soprannumero di cinghiali trasformandoli, insieme ai mufloni, in mortadelle, salami e salsicce. Celebre è la salsiccia di Capotosto che su un depliant del Parco viene presentata così: E’ un prodotto tipico importante. Ha una forma sub-ovoidale ed viene venduta sempre in coppa. Caratteristica che ha fatto guadagnare ha questo prodotto l'appellativo di "Coglioni di mulo" o “ Palle del Nonno”
Nota.
Non è escluso che Tozzi, vista la crisi che sta mettendo in difficoltà il Parco, abbia l’idea di trasformare cinghiali e mufloni in salsicce. E’ chiaro, però, che per la salsiccia dell’Elba, per non creare confusioni, dovrà esser trovato forma e nome diversi essendo l’ambiente, soprattutto quello politico, ormai saturo di quei “prodotti”.
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