DALL’ ARCHIVIO STORICO DI COSMO RADIO LA RADIO DEL FORTE INGLESE
pubblicato domenica 27 ottobre 2019 alle ore 10:13:57

Una delle rubriche di COSMO RADIO che ebbe MAGGIOR successo fu “ QUEL GIORNO COME OGGI”.Era il tentativo di rievocare, in modo dettagliato, non tanto gli anniversari importanti, come la nascita o la morte di un personaggio storico o un avvenimento come l’inizio o la fine di una guerra , ma la ricostruzione di un semplice episodio. Un momento quasi insignificante , che non appare nei libri di storia, ma che indica l’inizio di un percorso, invisibile che poi sfocerà in un avvenimento clamoroso che assumerà importanza storica e, a volte, tragica. Cosi come avviene in tutti gli altri episodi che furono ricostruiti, quello che segue si è realmente verificato. Nella ricostruzione vengono solo aggiunti dettagli e atteggiamenti che, però, aderiscono al personaggio, all’ambiente e al clima culturale che si stava vivendo in quel periodo. Si tratta di qualcuno molto importante che , in un momento di relax dopo una giornata molto impegnativa, riceve una telefonata che segnerà l’inizio di un percorso storico drammatico
“QUEL GIORNO . . COME E OGGI..”
Era il 22 maggio di tenti anni fa. In un’ elegante suite dell'Hotel Continental di Milano, un uomo avvolto in una vestaglia di seta, si versava da bere in un bicchiere dalla strana forma di tulipano. Tutto il decoro delle stanza echeggiava il Liberty floreale di fine secolo. L’uomo con il bicchiere in mano, andò verso la finestra che dava sul Corso. Guardo fuori: c'era ancore qualche bar aperto; segui con lo sguardo i marciapiedi vuoti e le insegne luminose che davano al viale un aspetto irreale. Dette un’occhiata all'orologio: era da poco passata mezzanotte.
Abbasso lentamente le tende e s 'avvio verso il lato opposto della stanza dove si apriva un arco decorato con tralci e fiori, che portava alla camera da letto.
Prese un libro che era appoggiato sullo scrittoio, lo guardo distrattamente e si diresse verso la camera. Appoggiò il bicchiere sul comodino, gettò il libro sul letto e si lascò cadere in una poltrona. Rovesciò le testa sullo schienale e chiuse gli occhi. Aveva allungato le gambe sul tappeto e incominciava a cercare, con la mano il bicchiere, quando squillò il telefono. L'uomo balzò in piedi. Sapeva che non poteva essere che una cosa importante. La direzione dell’ Hotel era solo autorizzata e passare telefonate della moglie o quelle provenienti del Minietero degli Esteri o dal Capo del Governo.
Si mosse lentamente verso il centro della stanza. Scorse con la memoria gli avvenimenti del giorno: solo l'incontro con la delegazione tedesca, apparentemente senza problemi. Ribentrop aveva cercato di essere addirittura spiritoso. Solo il pesto della cena, offerto all' Ambasciata Tedesca, aveva una pesantezza inaudita. Stacco la cornetta e l'avvicinò all'orecchio. "Mi scusi eccellenza, c'é una chiamata urgente da Roma. Rimanga in linea".
Un attimo dopo, iniziava quella che sarebbe stata la conversazione telefonica che avrebbe impresso una svolta drammatica alla politica estera italiana. Stava avvenendo tra Galezzo Ciano e suo suocero il Capo del Governo Benito Mussolini, che gli ordinò di firmare, l‘indomani mattina, il patto con la Germania sul quale si stava discutendo da mesi. Doveva essere firmato senza ulteriori indugi e si sarebbe chiamato - disse - "il patto d'acciaio". Cosi fu deciso di legarsi alla Germania di Hitler. Decisione che avrebbe portato l'Italia nel baratro della guerra e causato al popolo italiano milioni di morti e sofferenze inenarrabili.
E fu comunicato cosi a quell’ora di notte, improvvisamente, ad un uomo in vestaglia di seta con un pasto indigerito sullo stomaco e che non poteva immaginare che stava muovendo i primi passi su una strada che avrebbe portato l'Italia alla rovina. E lui davanti al plotone di esecuzione. E tutto avveniva in una calma notte di Maggio come questa.
La trasmissione e andata in onda il 22 Maggio 1985
Il Direttore Fortunate Colella
COSMO RADIO ”
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