CATALOGNA: SILENZIO-ASSENSO? di Michele Lotti
pubblicato sabato 4 novembre 2017 alle ore 10:57:55
Solo una brevissima riflessione su quanto sta accadendo in Catalogna. Sì, forse i Catalani hanno esagerato. Voglio dire, invece di proclamare l'indipendenza assoluta della Catalogna avrebbero potuto accontentarsi della (quasi) infinita autonomia che, probabilmente, il governo castigliano sarebbe stato disposto a concedere, pur di non intaccare l'unità nazionale. In fondo, un'autonomia del tipo “Provincia di Bolzano” non sarebbe stata poi così disprezzabile. E comunque, anche se tutto fosse andato per il meglio, i possibili vantaggi derivanti dall'indipendenza sarebbero stati più che annullati dagli enormi svantaggi (fuga di imprese e capitali, uscita dall'euro, ecc.). Evidentemente, il sentimento ha prevalso sulla ragione ed ha spinto i leaders del movimento indipendentista a fare una scelta politicamente sbagliata.
Però, a quanto mi risulta, nessun atto di violenza è stato compiuto. Anzi, l'unica violenza che c'è stata -evidente per tutti- è quella della “Guardia Civil” in occasione del contestato referendum. E allora l'arresto di otto membri del governo catalano (che, per il reato di insurrezione, rischiano fino a trent'anni di carcere) -sia pure in una Europa in cui i movimenti dell'estrema destra razzista e xenofoba hanno conquistato spazi un tempo impensabili- , è davvero qualcosa di incomprensibile e ingiustificabile. L'arresto di qualcuno non per atti di violenza ma perché professa ideali non coincidenti con quelli di chi detiene il potere politico inevitabilmente rimanda, almeno in una certa misura, al Cile di Pinochet o all'Argentina dei “desaparecidos” o alla Spagna di Francisco Franco.
Quindi, bene hanno fatto l'Unione Europea e i vari stati nazionali a prendere posizione a favore dell'unità dello stato spagnolo, ma hanno fatto male, molto male, a non condannare l'arresto di chi si è limitato, per ora, a professare i propri ideali. Questa sorta di silenzio-assenso non fa affatto onore né all'Europa né ai vari stati che la compongono.
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