UN ANNO DI SPRECHI , RIMPALLI E POCO CHIARE RESPONSABILITA' di Marcello Meneghin

Ho letto il messaggio della gent.ma sig.ra Loretta Lupi apparso su un blog elbano dove descrive quello che le stà succedendo per le perdite della condotta di allacciamento all'acquedotto e, nel condividere le preoccupazioni della gentile Signora, trovo molto significativo quel messaggio per cui vorrei discuterne.

All'Elba su tutti i media appaiono frequentemente delle vibrate esternazioni che chiedono l'intervento, ritenuto come il più urgente, di eliminazione delle esagerate perdite occulte dell'acquedotto. Io sui blog elbani ho trattato più volte l'argomento asserendo che la situazione del servizio idrico elbano presenta delle difficoltà quasi insormontabili per ottenere un buon risultato in tale settore tanto che io, personalmente sono arrivato ad un'unica conclusione che è la seguente e che documenterò più avanti. Quello che si può e si deve fare all'Elba è una cosa sola : praticare una buona manutenzione della rete dell'acquedotto eliminando urgentemente alcune perdite, come quella in argomento, che appare in superficie. Questa non è certamente la eliminazione di perdite del 40- 50%. Per risolvere questo esiste un solo metodo ed è quello di avere all'Elba tanta acqua ed a costi bassi ed a quel punto mettersi il cuore in pace e tollerare tali perdite anche se un pò eccessive .

Nei miei articoli avevo spiegato che, oltre alle difficoltà di un territorio difficile come quello elbano che è tutto montuoso, alle difficoltà di un acquedotto vecchissimo e costruito a blocchi successivi senza alcuna regola e quindi totalmente irrazionale, sussiste un altro problema ed è quello che è specificamente l'oggetto del messaggio dellaSig,ra in argomento: gli allacciamento privati. Si tratta di condotte e condottine vecchissime che si trovano in proprietà privata e che, come scritto, ASA non ripara affatto. Pertanto anche qualora si rifacesse tutta la rete, come richiesto dai molti che protestano, resterebbe sempre questo problema insormontabile degli allacciamenti privati i quali, essendo stati costruiti e pagati dal privato stesso ed essendo su proprietà privata, dovrebbero essere ricostruiti dal privato medesimo  cambiandone lo schema idraulico in quanto i contatori dovrebbero essere tutti spostati nel punto iniziale dove l'allacciamento entra nella proprietà privata. Se cosi fosse, ogni privato, per evitarele perdite  come quella fortissima lamentata dalla scrivente, provvederebbe alla pronta riparazione delle rotture che, verificandosi a valle del contatore, vi provocherebbero il pagamento ad ogni trimestre delle bollette salatissime. 

Come si vede tutto questo bailamme non è fattibile e come minimo la enorme spesa da sostenere per il rifacimento della vecchissima  rete  sarebbe talmente elevata da non essere giustificata essendo preferibile la soluzione da mè indicata prima. In altre parole è inutile arrabattarsi tanto: il problema idropotabile urbano si risolverebbe in un modo solo: avendo tanta acqua buona ed a costi minimi. Questo significherebbe non lasciare che la molta ottima acqua di pioggia si scaricasse inutilizzata a mare come accade in realtà ma invece la si raccogliesse conservandola per i momenti di forti consumi. Al di fuori di questo non c'è rimedio e vi si potrà pensare più avanti forse tra un decennio un ventennio quando le condizioni economiche saranno diverse quando si concepiranno acquedotti veri in sostituzine o integrazione di un caos idrico come è in realtà l'acquedotto elbano. . Invece cosa si sta facendo allElba ? Si fa esattamente il contrario della logica cioè costruisce un desalinizzatore senza serbatoio di accumulo annesso. Ciò significa produrre pochissima acqua a costi elevatissimi con la necessità di immetterla immediatamente in una rete di distribuzione senza serbatoi capaci di accumulare quella superflua (tanto è vero che d'inverno si fermano, oltre al desalinizzatore, anche i pozzi dell'Isola).

In conclusione il messaggio della sig.ra Loretta Lupi conferma, basandosi su un fatto reale, uno stato disastroso dell'acquedotto elbano e soprattutto senza rimedio a causa delle errate soluzioni che vengono decise senza alcuna dimostrazione tecnico- economica della loro efficacia.

Ed intanto chissà quante perdite come quella in oggetto che durano anni arrivando a dannegguare perfino l'asfalto della strada senza che nessuno le ripari. Forse queste perdite torneranno utili per disperdere la costosissima acqua del desalinizzatore non esistendo all'Elba serbatoi in grado di accumularla.  L'importante é altra cosa, è  costruire non già l'indispensabile serbatoio ma un ben costoso dissalatore per avere non tanta  acqua buonissima e gratuita come quella di pioggia ma quella pochissima e costosissima ottenuta trattando il mare.