La terna finalista alla 48^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – Raffaello Brignetti.
pubblicato lunedì 6 luglio 2020 alle ore 11:41:42
Alla presenza dell’ Assessore alla cultura, Dr.ssa Nadia Mazzei, del Presidente della Giuria Letteraria Prof. Alberto Brandani e del Presidente del Comitato Promotore Prof. Giorgio Barsotti si è tenuta la mattina del 4 luglio presso il Comune di Portoferraio la presentazione della terna finalista dei libri partecipanti alla 48^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – Raffaello Brignetti- anno 2020
Le tre opere prescelte, che saranno adesso sottoposte al giudizio dei Giudici Lettori
sono:
- Robert Ando’ – Il bambino nascosto – La Nave di Teseo
- Emilio Gentile – quando Mussolini non era il Duce – Garzanti
- Gian Mario Villalta – L’apprendista – SEM
Presidente della Giuria Letteraria ha così commentato: “è stato un lavoro molto
proficuo e ringrazio tutti i colleghi della Giuria Letteraria per i numerosi scambi di
idee, la disponibilità personale, il recepimento di valutazioni anche diverse che
hanno consentito di individuare una terna di nomi di qualità e di spessore culturale.
Anche in questo caso i tre finalisti del Premio Elba Brignetti 2020 esemplificano bene
lo spettro di potenzialità che la letteratura ci offre.”
Roberto Ando’ – Il bambino nascosto – La Nave di Teseo
Roberto Andò scrive un romanzo con il ritmo serrato di un giallo, ambientato in una
Napoli ritrosa e segreta. Un incontro folgorante tra Gabriele Santoro professore di
pianoforte al conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli ed un bambino di 10 anni
che si intrufola nel suo appartamento: sono mondi diversi, sentimenti contrapposti
che ci raccontano l’imprevedibilità positiva dell’animo umano.
Emilio Gentile - Quando Mussolini non era il Duce – Garzanti
A marzo del 1912, il ventinovenne Benito Mussolini è solo un marxista di provincia.
Appena quattro mesi dopo irrompe sulla scena nazionale, a capo della corrente
rivoluzionaria che conquista la guida del partito socialista.
Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non
rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si
autodefinisce «avventuriero di tutte le strade».
Gian Maria Villalta – l’Apprendista – SEM.
In una chiesa in un piccolo paese del nord est un uomo, Tilio, sta portando via i
moccoli dei candelieri. Aspetta che arrivi Fredi il sacrestano. Così inizia il teatro di
una coppia di personaggi che intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un
intreccio vertiginoso di vicende personali, desideri, rimpianti e paure che convocano
la vita di tutto un paese, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta.
La cerimonia di premiazione si terrà a Portoferraio Sabato 12 settembre p.v.
Nadia Mazzei
Assessore alla Cultura e al Turismo
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