LE TRE VERITÀ’ SU ACQUA POTABILE ALL'ELBA di Marcello Meneghin
pubblicato lunedì 20 agosto 2018 alle ore 15:06:24
A riscontro del messaggio ACQUA DELL'ELBA, ULTIMO APPELLO pubblicato su Elbanotizie lunedi 20 agosto ore 00.22 segnalo le tre mie verità come segue
Prima verità
Nessuno si muoverà nel senso da lei auspicato perché nessuno ha il coraggio di ammettere l’errore grossolano commesso in questi ultimi due decenni che consiste nel non aver capito che , stanti le grandi escursioni sia nel consumo e sia nella produzione dell’acqua potabile elbana da una stagione all’altra, uno solo era il provvedimento da prendere ed era quello di un grande serbatoio comunque costruito all’Elba. Tale struttura si sarebbe resa necessaria qualunque fosse stata la soluzione definitiva di alimentazione dell’Isola: sempre ed in ogni caso il manufatto da costruire per primo era ed è tuttora un grande serbatoio con il quale si risolverebbero immediatamente i problemi attuali e si metterebbero le premesse per un buon futuro. L’unico funzionario ad ammetterlo è stato il sindaco di Portoferraio Arch. Mario Ferrari che lo ha sempre citato in tutti i i suoi interventi sull’acqua potabile ivi compreso il suo libro “ Un acquedotto in mezzo al mare” nel quale vi ha dedicato più pagine.
Seconda verità
Per evitare l’immediata costruzione del desalinizzatore sarà sufficiente che qualcuno dei Comuni elbani non sia in grado di sostenere quel contributo economico che l’ASA ha messo come condizione sine qua non per costruirlo a Mola. In tal caso il desalinizzatore per il momento non sarà affatto costruito. Sarà questa probabilmente la situazione reale che si presenterà ma si tratta di una brutta situazione e perché si continua ad andare avanti tra dubbi e senza idee chiare
Terza verità
La presente rappresenta la verità in assoluto. Per risolvere definitivamente e razionalmente il problema è assolutamente necessario fermarsi per qualche anno con tutte le opere acquedottistiche e fognarie elbane onde dar tempo ai responsabili regionali di redarre un progetto generale serio della soluzione globale regionale del propblema idrico dell’intera tregione , prendendo delle decisioni studiate in profondità e precedute da tutte necessarie analisi e gli approfondimenti del caso. Ripeto deve trattarsi di un elaborato progettuale ed economico relativo a tutta la regione e, in caso di necessità anche extra regionale. Dall’approvazione di quel progetto generale in poi tutte le opere che si costruiranno devono assolutamente essere conformi al piano generale stesso in modo che fra un anno, tra dieci o venti anni le opere fognarie ed acquedottistiche della Toscana debbano formare un assieme razionale, funzionale ed economico sia nella costruzione che nell’esercizio dei due servizi acqua potabile e fogna. Nessun’altra decisione dovrebbe essere presa se non congruente. Sussiste un problema notevolissimo: deve trattarsi di di uno studio ed una progettazione di massima ma di alta qualità essendo studiata in profondità facendola precedere da tutti gli esami e gli approfondimenti necessari per fornire una buona soluzione ai numerosi e difficili problemi. Non è poi detto che questa soluzione abbia da restare negli anni come un macigno che blocca ogni nuova iniziativa. Al contrario dovrà essere una progettazione viva, suscettibile anno per anno di subire quegli aggiornamnti che il succedersi degli avvenmenti imporranno. Quello che dovrà restare assolutamente deciso sarà che nessuna opera deve essere eseguita se non conforme al Piano generale. Qualora le circostanze reali non lo avessero a consentire bisognerebbe procedere prima all’aggiornamento del piano generale e solo dopo la sua approvazione far patrtire i nuovi lavori.
Quanto da mè descritto rappresenta semplicemente la modalità usuale che le opere è pubbliche, per legge, devono seguire: nulla di più. Devo però dire che ciò che si continua a fare all’Elba non è mai incongruente ad alcun progetto generale approvato ed è questa la causa maggiore dei problemi che sono sorti,
Tra parentesi io affermo che il progetto generale di cui sopra, tra le priorità, sicuramente prescriverà come intervento primo da costruire all’Isola d’Elba quel grande serbatoio di cui al punto primo
|