E' REATO FAR SOFFRIRE IL PAZIENTE. (legge 38 del 2010)
pubblicato lunedì 27 marzo 2017 alle ore 23:47:58
Per la colonscopia e gastroscopia abbiamo diritto alla sedazione perché l'ansia, l'agitazione e l'inquietudine non aiutano ad affrontare in maniera collaborativa l'indagine endoscopica.
L'esame con sedazione va deciso con il medico di famiglia che oltre a decretarne l'appropriatezza è l'unico in grado di stabilire l'emotività dell'assistito che deve affrontare l'esame endoscopico e decidere se deve farla con o senza sedazione. Nel caso si verificasse una forte impressionabilità prima dell'esame e la sedazione non fosse riportata nell'impegnativa, il paziente potrà richiederla allo specialista perché l'obiettivo della sedazione è l'abolizione/riduzione del disagio e del dolore. Il paziente non sedato più delle volte e per ovvi motivi non collabora all'indagine in corso correndo così il rischio di non far terminare l'esame oppure di rischiare danni lesivi alla mucosa esaminata durante il tragitto della sonda che in casi estremi può provocare perforazioni irrimediabili che solo un ospedale d'eccellenza e attrezzato in tempi stretti può risolvere.
In queste settimane dopo molte lamentele di esami dolorosi alcuni dei quali non portati al termine abbiamo monitorato il reparto "Endoscopie" che opera un giorno alla settimana e dove lo specialista proveniente dal Continente esegue tra colonscopie e gastroscopie 11 esami nella mattinata (quasi uno ogni mezz'ora). Un esame di tale delicatezza dovrebbe essere anticipato da un colloquio tranquillizzante tra lo specialista e il paziente utile al medico non solo per conoscere le ragioni per le quali il degente si sottopone a una indagine endoscopica ma anche per valutarne lo stato apprensivo e ansioso che manifesta in quel momento perché conscio che da lì a poco deve resistere a sonde infilate in gola o nel sedere.
In mezz'ora anche gli operai della catena di montaggio FIAT si rifiuterebbero di procedere, senza le dovute precauzioni, nel lavoro per non danneggiare la vettura. Evidentemente per l'AUSL l'utente Elbano è meno di una "cosa" e quindi deve soffrire e tacere per ridurre le liste di attesa e lo dimostra anche una documentazione Aziendale dove si legge che dal 3 febbraio al 7 marzo 2017 in solo 11 giorni operativi, sono stati eseguiti 99 esami endoscopici (50 colonscopie e 49 gastroscopie) senza nessuna sedazione cosciente
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