PUNTO E A CAPO.....ORA PENSIAMO ALL'ELBA.
pubblicato mercoledì 7 dicembre 2016 alle ore 17:45:59
In questi mesi alcuni eventi come il referendum e la "Gestione Associata del Turismo" hanno deconcentrato quelle forze intenzionate a rimettere la quadra all'economia e al sociale dell'Isola.
Si dovrebbe iniziare dalla scuola sempre più in sofferenza per personale docente e strutture scolastiche al limite dell'agibilità.
Si dovrebbe rivedere il sistema Trasporto marittimo ancora lontano dalla saturazione degli slot (è solo una presa di posizione di politica restrittiva) e si dovrebbe imporre l'ammodernamento del naviglio come era stato detto all'assegnazione della Toremar poiché l'esistente è obsoleto e non garantisce la tranquillità della traversata e la continuità territoriale necessaria ai lavoratori itineranti e agli studenti.
Poi in maniera coesa bisognerebbe riappropriarsi di quel complesso di elementi e servizi utili e necessari di nome "SANITA'" che dopo lo stallo del confronto politico di cui sopra, è sempre più in crisi profonda dove molteplici avvoltoi, in vista della dipartita, si stanno preparando ad avventarsi sui resti di quella che fino al 2008 garantiva agli Elbani una discreta ma efficiente sanità che curava e non che ti impacchetta per trasferirti in altri ospedali. In questi giorni stanno decidendo altri accorpamenti di reparti con conseguenti tagli dei posti letto e personale dedicato. All'Elba quando manca personale medico e infermieristico non si fanno arrivare da altri ospedali della rete ma si CANCELLANO interi reparti e si mandano gli utenti a riempire le casse di ospedali più protetti dalla Dirigenza e dalla Politica. ALL'ELBA SALUTE e SANITA' NON COINCIDONO PIU'.
Dobbiamo pretendere che sia garantito ai malati di tumore il trasporto oncologico gratuito perché se non si possono curare qui sull'Isola come sancito dalla Costituzione Italiana (art. 32) devono essere assistiti alla cura nel modo e con i mezzi degli altri Italiani. Ricordiamo sempre che non siamo una riserva Indiana.
Dopo la sbornia e le contrapposizioni di questi mesi, si dovrebbe tutti lavorare per riportare lo splendore che spetta alla città di Portoferraio ottenibile solo con la tranquillità amministrativa e politica per evitare che liti e malintesi portino altre gravi ricadute sull'economia delle famiglie sottoforma di tasse, balzelli e addizionali. Il senso di precarietà non è più accettabile.
Francesco Semeraro.
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