GIAN FRANCO BLOWER AUTORE DELLO STUDIO DI FATTIBILITA’ SULLA BASE DELL'ELISOCCORSO ALL'ELBA RISPONDE ALLE OBIEZIONI
pubblicato mercoledì 21 settembre 2016 alle ore 10:56:19
Ho letto l’intervento dal titolo ELISOCCORSO: NON E' UNA NOSTRA BATTAGLIA - NON E' UN SERVIZIO PER GLI ELBANI Devo dire che leggere in un articolo che il servizio elisoccorso all’Elba non è un servizio per gli elbani non si sa veramente cosa pensare. Se non si tratta di un errore nel titolo l’unica spiegazione che si tratti del solito "Bastian Contrario, Egoista". Che dimostra superficialità in materia. Al quale la salvezza di vite umane importa poco. Mi limito a fare qualche rapida osservazione, rimandando in seguito ad un possibile approfondimento
Nel caso che porta allora, bisogna dire che anche le ambulanze stradali hanno un costo, e sono tante. Perché non ne aboliamo allora la metà, su tutto il territorio nazionale? Si risparmierebbe tantissimo. Per non parlare del mezzo navale, (proposto da qualcuno) a questo mi pare anche superfluo rispondere. E così ovvio, che quando potrebbe partire l'elicottero, un imbarcazione sarebbe costretta in porto per le condizioni meteo!.
Non mi risulta che il personale addetto all'elicottero, e cioè, piloti e specialisti tecnici di terra e di volo, siano pagati in Toscana più che da altre parti. A conferma questo, la società che gestisce gli elicotteri in Toscana e la stessa di quelle della Emilia Romagna, della Lombardia e della Sicilia. Il loro personale di volo e di terra (per contratti collettivi) percepisce esattamente gli stessi trattamenti su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguarda il personale prettamente medico, mi sembrerebbe strano che ci possano essere grandi differenze, almeno che non ci siano delle indennità (prettamente Toscane), di funzione che non conosco. Ed in ogni caso questo e a discrezione della regione stessa.
L'inquinamento acustico può essere mitigato attraverso metodi operativi speciali, sia in atterraggio che in decollo, nonché in sorvolo, indicabili dai tecnici specializzati. Comunque, se lo stazionamento come base sarà sull'aeroporto, questo diventa secondario. Per arrivi e partenze dall'ospedale a Portoferraio, vale quanto già detto sopra.
In ogni caso, vorrei ribadire che l'elicottero stazionante sull'isola d'Elba, sarebbe al servizio di tutto l'arcipelago e non solo Elba. Con altresì possibilità di eventuali interventi speciali in mare, se appropriatamente attrezzato, come già indicato nella relazione.
Per quanto al volo ogni tempo, sempre come indicato nella relazione principale, oggi si può volare quasi sempre, con nuovi ausili appositamente sviluppati dai costruttori e opportuni addestramenti e metodi operativi degli operatori di avanguardia in questo campo.
Vi è poi un altro intervento dove si parla di una signora (paziente) che sarebbe stata rifiutata da Pegaso, per eccesivo peso corporeo, poi trasportata dai Carabinieri(?) Tutto questo non mi torna.
Il pegaso più piccolo, e un EC- 145, con più che sufficiente carico utile trasportabile per una donna pesante anche se fosse stata 200 e passa Kg., naturalmente più equipaggio di condotta e sanitario. Gli altri due Leonardo ex Agusta 139, hanno ancora più carico utile.
Poi si continua a paragonare la spesa dell'elicottero all'ospedale dell'Elba. Questo significa non avere compreso per nulla la sostanza del problema. Ci si dimentica in continuazione la funzione "Triage" dell'elicottero. Vale adire la mobilitazione in centri specializzati a seconda delle patologie in atto! Per non dire, le altre isole. Loro in quale ospedale vanno?
Penso che se ne sentiranno tante, per restare dove siamo, sono tutti campioni. Ma alla fine a beneficio di chi?
L’elicottero non è un problema degli elbani http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=9873
La donna sovrappeso recuperata dei carabinieri http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=9879
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