NON SONO CLANDESTINI MA MEDICI CHE CI SALVANO LA VITA.
pubblicato lunedì 9 settembre 2019 alle ore 23:30:08
Chiediamo considerazione e riconoscenza per i medici del 118 sempre in prima linea per noi.
I clandestini hanno migliori sistemazione nelle strutture pubbliche dei nostri medici del 118 che per assisterci nelle urgenze e a volte garantirci salva la vita, alloggiano in tuguri o sottoscale dove il letto per riposare è corrispondente al WC usato da autisti e volontari, li divide solo una sipariette. Sistemazioni fuori norma e senza finestre dove puoi riposare qualche ora solo se nessuno usa il bagno.
Un medico anziano da noi sentito ci ha raccontato " Forse gli animali sono trattati meglio. Queste situazioni si vivevano negli anni 80 è solo l'Elba che non crea le condizioni per una degna sistemazione per noi medici di prima linea. Non discutiamo della ospitalità delle associazioni di volontariato e della professionalità dei ragazzi che con straordinario spirito di abnegazione ci affiancano nelle squadre di soccorso ma anche a fronte di situazioni completamente carenti di dignità, anche verso la figura stessa di un medico, è logico che alla richiesta di andare all’Elba ben pochi rispondano . La nostra categoria ha fatto sforzi per garantirvi il servizio medico sulle ambulanze periferiche a Marina di Campo e Capoliveri / Porto Azzurro questa estate, ma è giusto che ai Medici tutti, specialmente provenienti da fuori, sia data una sistemazione dignitosa, almeno pulita, almeno con bagno. Mentre riposiamo nel nostro lettino “prestato “ dalle associazioni, tra un volontario e l'altro che va in bagno, ci viene detto che medici chiamati a garantire le ore di ambulatorio in ospedale oltre a essere pagati con cifre molto alte la Direzione garantisce loro una sistemazione in Hotel 4 stelle. Non so i miei colleghi, ma personalmente non tornerò più all’Elba "
Questa purtroppo è la situazione. Noi del Comitato Elba Salute ci auguriamo che ci sia una verifica da parte dei Sindaci alla quale faccia seguito una interrogazione all'ASL.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
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