DAL MANUALE DI “ Elba 2000 “ , COME “INSULTARE” IN MODO ONESTO di G. Muti
pubblicato martedì 4 settembre 2018 alle ore 09:54:56
Nelgi ultimi giorni abbiamo letto di amministratori che, sentendosi insultati, minacciano querele. Ripubblichiamo un articolo di quelche anno fa sperando possa essere utile a coloro che vogliono, sfogarsi senza, però, finire in tribunale.
Buona lettura
pubblicato venerdì 16 maggio 2014 alle ore 18:18:11
DAL MANUALE DI “ Elba 2000 “ , COME “INSULTARE” IN MODO ONESTO di G. Muti
Questa campagna elettorale sarà ricordata per la quantità di insulti e minacce di querele.
Siccome comunicare è, dopo tutto complicato, perché non basta avere ragione e saper scrivere, bisogna anche riuscire a dire quello che si deve dire senza beccarsi una denuncia. Vorremmo nel nostro piccolo dare qualche suggerimento. Una premessa. Crediamo che una colpa, a noi di "Elba 2000", debba esserci onestamente riconosciuta: quella di essere stati i primi a introdurre l'insulto nel linguaggio politico elbano e avergli dato dignità di elemento di dialettica politica. I motivi per i quali fino a questo momento, non ci siamo trovati a risponderne davanti ad un giudice è perché ci siamo attenuti rispettosamente alle regole che sono essenzialmente quattro. Eccole
Prima regola . l'insulto deve essere sempre rivolto ad un'azione, ad un'affermazione ad una scelta e mai all’autore che deve essere sempre indicato con nome e cognome. La differenza è sostanziale: io rilevo che tu hai fatto una stupidaggine (che, poi per vivacizzare il discorso la chiameremo cazzata) ma non dico che tu sei uno stupido, un disonesto o un cazzone. Chiaro?
Seconda regola. Ciò che viene criticato deve essere criticabile in modo lampante; su questo non possono esserci dubbi. Facciamo un esempio da antologia: un presidente di un ente importante dice, nel corso della cerimonia di inaugurazione del bruciatore del Buraccio , che sarebbe buona idea far diventare il luogo meta di gruppi turistici organizzati. Noi gli dicemmo che lui aveva detto una cazzata grossa come una casa, anzi come un bruciatore perché quell’impianto era accusato di produrre diossina. In casi simili l'autore ha tutto l'interesse che la cosa venga dimenticata.
Terza regola. Il tono dell'insulto deve essere attutito dall'ironia, o nobilitato da una sana indignazione morale che apparirà sincera solo se lo è veramente. Se non è così meglio astenersi.
Quarta regola Se quello che scrivi contiene delle critiche forti allora firma con nome e cognome . Questo è molto importante perché ti aiuta a non dimenticare le regole
Quindi , secondo noi ,a coloro che vogliono usare l’insulto nelle polemiche e che hanno difficoltà a ricordarsi le regole diciamo che possono essere riassunte in un sola: se hai rancore verso la persona di cui devi scrivere, interrompi subito, prendi una bicicletta e vai a farti una passeggiata. Se non hai la bicicletta, esci e fai del “Footing” (che scarica) o del “Fotting” che invece carica.
Se lo farai, non dirai cazzate, e ci guadagnerai in salute
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