A PALLE FERME SGARBO A BOLANO
pubblicato sabato 11 agosto 2018 alle ore 00:00:16
LO SGARBO ALL’OPERA DI BOLANO E LE IDEE ESTIVE SALL’ARTE
Qualche riflessione sulla polemica tra Italo Bolano - che denuncia il fatto che un pittore decorando la parete invade lo spazio della sua scultura dedicata a Teseo Tesei - e l’Amministrazione Comunale che lo vede, invece, come un fatto positivo e artisticamente creativo .
Si ha l’impressione che, oggi, gli artisti cerchino di legare il loro nome a personaggi famosi in modo che venga contaminato dalla grandezza e dalla fama. Questo anche se del personaggio non gliene importa nulla.
Ma ci possono essere delle eccezioni. Infatti questo problema non si rivela nell’opera di Bolano, dedicata a Teseo Tesei , ma è evidente in modo inclemente in quello che ha fatto l’artista di strada, che ha dipinto come se non ci fosse l’eroe ne’ l’opera di Bolano a lui dedicata.
Ma che cosa ha dipinto? Ha ridipinto corde e spighe gigantesche, come ha già fatto in molti muri di periferie degradate. C’è da chiedersi se la scuola di Marina di Campo dedicata a Tesei con un opera di Bolano , sia stata valorizzata da questa opera.
Ma non è tutto . La cosa più interessante e sorprendente non è tanto il graffitaro che non rispetta e invade lo spazio di un opera preesistente, ma è che l’Amministrazione di Marina di Campo veda in questo un fatto positivo perché, questo pensa, potrebbe far nascere un valore artistico superiore .
Per avere un idea di cosa questo significhi , immaginiamo un affresco del ‘400 ( diciamo Masaccio nella Cappella Brancacci) parzialmente invaso dalle ali degli angeli barocchi che scendono in picchiata dal soffitto.
E immaginabile una cosa simile? E’ talmente ovvia e banale che è difficile spiegarlo.
Mettiamola così: ogni opera è avvolta da un proprio spazio che dovrebbe essere invalicabile . Nella pittura è la cornice che, da millenni , protegge lo spazio dipinto dalla realtà che lo circonda. Un opera , a volte , può apparire incomprensibile e misteriosa , ma ha sempre qualcosa di magico, di unico e di irripetibile. Per questo motivo l’opera di Bolano doveva esser rispettata.
Ma se, invece, fosse vero quello dice l’Amministrazione Comunale? Allora saremmo di fronte al primo caso ,nella storia millenaria dell’arte , di una fusione fra due opere di artisti diversi e realizzate in tempi diversi, una fusione che produce un valore artistico superiore. In questo caso, le mura di quella scuola potrebbero divenire luogo di pellegrinaggio di turisti colti da tutta Europa; e l’analisi, fatta da chi ha scritto il pezzo a nome dell’Amministrazione Comunale, entrare di diritto nei testi di storia dell’arte.
Come è possibile concludere questo discorso in modo telegrafico e senza offendere nessuno? Ci provo . Credo che tutta la colpa non la possiamo dare al caldo né alla la sregolatezza estiva. Ne’ allo scirocco insidioso che assedia Marina di Campo. Ci sono, però, almeno due elementi seri che non possiamo ignorare : da una parte , il superego dell’artista di strada sardo, sordo e ansioso; e , dall’altra, L’Amministrazione con una sorprendente e stravagante idea sull’arte contaminata da una compiaciuta esibizione di Sub-cultura artistico istituzionale
L'opera di Bolano avvolta dalla nuova decorazione
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