DISSALATORE, LAGHETTO CONDOTTO ,VAL DI CORNIA ED ALTRE GRAVI DEFICENZE IDROPOTABILI ELBANE
pubblicato sabato 21 ottobre 2017 alle ore 11:07:57
Riscontro messaggio Dott. Campitelli
Mi riesce troppo ovvio dichiarare ora la mia piena solidarietà con quanto ampiamente descritto con grande competenza e proprietà dal dott. Campitelli gelogo elbano che conosce molto bene l’Isola e molti dei suoi problemi così come non posso esimermi dal congratularmi con lui per il suo ottimo e puntuale lavoro.
Lo faccio con un esempio che contribuisce molto più delle chiacchiere a prestare fiducia alle dotte osservazioni dello stesso geologo .
Il manifestino allegato è un invito distribuito tre anni fa per annunciare un convegno tenutosi alla Sala Gran Guardia di Portoferraio il 9 giugno 2013 al quale io, pur facendo parte dei relatori, non ho potuto partecipare per questioni sanitarie ma per il quale avevo collaborato con il dott Campitelli medesimo nella preparazione degli argomenti trattati. Tra di essi figurava in primo piano la netta e ben documentata opposizione del Dott. Campitelli stesso alla allora imminente costruzione del laghetto Condotto, opposizione alla quale non fu posta alcuna attenzione. In altre parole l'oggetto di quel convegno è diventato parole e documentazioni completamente gettate al vento elbano.
Riferendomi all’attualità del messaggio in oggetto, constato come le dichiarazioni dello stesso professionista, relative a molteplici fattori sempre nello stesso tema di acqua potabile, siano molto dure e molto documentate .
Quella volta per il larghetto si sono spesi solo un milione di euro o poco di più senza che , almeno fino al giorno d’oggi, si sia ottenuto un gran chè di utile. Sembra che si sia ora studiando la possibilità di utilizzare una piccola parte del volume di invaso del laghetto per scopi che sono al di fuori del fabbisogno idropotabile. In pratica si tratta della stessa parte inferiore del laghetto cioè quella che era di per sè a tenuta idrica prima ancora che si facesse il nuovo sbarramento.
Si riscontrano però differenze colossali in quanto oggi per il primo lotto del dissalatore di Mola occorre una cifra quindici volte superiore , cifra che, nel messaggio del dott. Campitelli, apparirebbe per lo meno non giustificata a causa dell’assenza dei dovuti accertamenti preventivi e ritenuti essenziali
Io non ho dubbi che ancora una volta si tratti di parole vere, verissime ma in balia del vento come la volta precedente.
Oramai il dissalatore è come un treno che, senza conduttori a bordo, sia stato fatto partire in folle lungo un lungo binario in discesa. Non resta che attendere lo schianto come accaduto per il laghetto Condotto e per gli altri 20 che si sarebbero dovuti costruire ma che, per mero caso, sono ancora fermi in stazione.
Per finire vorrei aggiungere un solo accenno tecnico mio personale in relazione alla scelta di costruire il dissalatore di Mola . La caratteristica di base del fabbisogno d’acqua dell’isola è la sua grande variazione di portata da un stagione all’altra, da un mese all'altro, da un giorno all’altro. Ebbene c’è una struttura soltanto che non è in grado che di dare un portata d’acqua a assolutamente fissa ed invariabile ed è il dissalatore. Sfortuna vuole che all’Elba si sia proprio scelto quello: un dissalatore che potrà dare 80 l/sec per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno. Anche se sarà necessario non potrà darne nemmeno 81 di l/sec
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